16/04/2008 14:28 |
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| | | Post: 5.282 | generale minore | capitano maggiore | | OFFLINE |
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scandro: produco più di quando mangiano
alkibiades: si, ma negli scontri corpo a corpo....
Tesoro, luce della mia vita, non ti farò niente. Solo che devi lasciarmi finire la frase. Ho detto che non ti farò niente. Soltanto quella testa te la spacco in due! Quella tua testolina te la faccio a pezzi!
Cappuccetto rosso? Cappuccetto rosso? Su, apri la porta. Su, apri! Non hai sentito il mio toc, toc, toc? Allora vuoi che soffi? Vuoi che faccio puff? Allora devo aprirla io la porta?
Sono lupo cattivo!!!
Sono il peggior incubo che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà, conosco le vostre paure, vi ammazzerò a uno a uno.
Prima però ripetete con me il catechismo:
Credo che una monetina possa far deragliare un treno merci. Credo che nelle fogne di New York ci siano alligatori, per non dire di topi grossi come pony Shetland. Credo che si possa strappar via l'ombra a una persona con un picchetto da tenda. Credo che esista davvero Babbo Natale e che tutti quei tizi vestiti di rosso che si vedono in giro per le strade a Natale siano i suoi aiutanti. Credo che intorno a noi ci sia un mondo invisibile. Credo che le palline da golf siano piene di gas velenoso e che, a tagliarne una in due respirando l'aria che ne viene fuori, si resti uccisi. Soprattutto, credo nei fantasmi, credo nei fantasmi, credo nei fantasmi. Ci siamo? Pronti per partire. Qua la mano. Si va. Conosco la strada. Non avete che da reggervi forte... e credere.
Jack Torrance pensò: Piccolo stronzo intrigante. Ullman era alto poco più di un metro e sessanta, e quando si muoveva aveva la rapidità scattante che sembra essere peculiare a tutti gli ometti grassocci. Aveva i capelli spartiti da una scriminatura impeccabile, e il completo scuro era sobrio, ma severo. Sono un uomo al quale potete tranquillamente esporre i vostri problemi, diceva quel completo alla clientela solvente.
« Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale »
Questa volta la luce del sole non lo accecò. Doveva essere il tramonto. Oppure la stazza dell’uomo lo oscurava completamente.
Questa volta l’uomo degli hamburger, oltre al solito coltello ancora sporco del sangue di Johann, aveva anche un piatto, coltello e forchetta. Johann, vedendoli, si spaventò ancora di più. Cosa voleva fare, mangiarselo davanti ai suoi stessi occhi? Beh, bastava chiederglielo.
-Che vuoi fare?- la sua voce era tremolante, era molto spaventato e non si preoccupava di nasconderlo.
-Dai , ti pensavo più intelligente. Mi è venuto in mente che oggi potevamo mangiare insieme, così per conoscerci meglio- si avvicinò a lui.
-Tu sei pazzo, tu sei pazzo!- quanto avrebbe voluto alzarsi e picchiarlo, picchiarlo per la sua mano, la sua mano che non avrebbe più riavuto.
-No, io ho solo fame. Ma ora pensiamo alle cose importanti. Dimmi, preferisci scrivere o camminare?
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16/04/2008 16:07 |
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| | | Post: 124 | stratega | soldato | | OFFLINE |
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la mia tattica consiste ni lanciatoro di asce egizi anke se mi piacciono anke i pretoriani romani. La cosa miglire degli egizi è ke hanno moltssimi potenziamenti e se vengono effettuati i lanciatori di asce diiventano potentissimi e la loro potenza sta anke nel basso costo solo 180 mentre i pretoriani costano molto in più poi combinati anke agli ecccellenti sacerdoti ke prosciugano l'energia sono davvero imbattibili. lasciate che ci odino purchè ci temano
dulce et decorum est pro patria mori
ubi maior minor cessat
frangar,non flectar
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso,
il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero.
Ogni uomo però non è soltanto lui stesso è anche il punto unico,
particolarissimo, in ogni caso importante,
curioso, dove i fenomeni del mondo si incrociano
una volta sola, senza ripetizione.Per gli uomini non esiste nessunissimo dovere, tranne uno:
cercare se stessi, consolidarsi in sé, procedere a
tentativi per la propria via ovunque essa conduca |
16/04/2008 16:10 |
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| | | Post: 124 | stratega | soldato | | OFFLINE |
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propongo per oggi alle 18 un torneo di imperium ki vuole partecipare è pregato di presentarsi nel server alle 18 io mi chiamerò alkibiades. molto probabilmente parteciperà anke il peirata prego mikail e gli altri di presentarmi le adesoini. con rispetto Alkibiades
lasciate che ci odino purchè ci temano
dulce et decorum est pro patria mori
ubi maior minor cessat
frangar,non flectar
La vita di ogni uomo è una via verso se stesso,
il tentativo di una via, l'accenno di un sentiero.
Ogni uomo però non è soltanto lui stesso è anche il punto unico,
particolarissimo, in ogni caso importante,
curioso, dove i fenomeni del mondo si incrociano
una volta sola, senza ripetizione.Per gli uomini non esiste nessunissimo dovere, tranne uno:
cercare se stessi, consolidarsi in sé, procedere a
tentativi per la propria via ovunque essa conduca |
19/04/2008 11:12 |
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| | | Post: 5.282 | generale minore | capitano maggiore | | OFFLINE |
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mi dipsice, oggi no. magari un altra volta
Tesoro, luce della mia vita, non ti farò niente. Solo che devi lasciarmi finire la frase. Ho detto che non ti farò niente. Soltanto quella testa te la spacco in due! Quella tua testolina te la faccio a pezzi!
Cappuccetto rosso? Cappuccetto rosso? Su, apri la porta. Su, apri! Non hai sentito il mio toc, toc, toc? Allora vuoi che soffi? Vuoi che faccio puff? Allora devo aprirla io la porta?
Sono lupo cattivo!!!
Sono il peggior incubo che abbiate avuto, sono il più spaventoso dei vostri incubi diventato realtà, conosco le vostre paure, vi ammazzerò a uno a uno.
Prima però ripetete con me il catechismo:
Credo che una monetina possa far deragliare un treno merci. Credo che nelle fogne di New York ci siano alligatori, per non dire di topi grossi come pony Shetland. Credo che si possa strappar via l'ombra a una persona con un picchetto da tenda. Credo che esista davvero Babbo Natale e che tutti quei tizi vestiti di rosso che si vedono in giro per le strade a Natale siano i suoi aiutanti. Credo che intorno a noi ci sia un mondo invisibile. Credo che le palline da golf siano piene di gas velenoso e che, a tagliarne una in due respirando l'aria che ne viene fuori, si resti uccisi. Soprattutto, credo nei fantasmi, credo nei fantasmi, credo nei fantasmi. Ci siamo? Pronti per partire. Qua la mano. Si va. Conosco la strada. Non avete che da reggervi forte... e credere.
Jack Torrance pensò: Piccolo stronzo intrigante. Ullman era alto poco più di un metro e sessanta, e quando si muoveva aveva la rapidità scattante che sembra essere peculiare a tutti gli ometti grassocci. Aveva i capelli spartiti da una scriminatura impeccabile, e il completo scuro era sobrio, ma severo. Sono un uomo al quale potete tranquillamente esporre i vostri problemi, diceva quel completo alla clientela solvente.
« Mi hanno chiamato folle; ma non è ancora chiaro se la follia sia o meno il grado più elevato dell'intelletto, se la maggior parte di ciò che è glorioso, se tutto ciò che è profondo non nasca da una malattia della mente, da stati di esaltazione della mente a spese dell'intelletto in generale »
Questa volta la luce del sole non lo accecò. Doveva essere il tramonto. Oppure la stazza dell’uomo lo oscurava completamente.
Questa volta l’uomo degli hamburger, oltre al solito coltello ancora sporco del sangue di Johann, aveva anche un piatto, coltello e forchetta. Johann, vedendoli, si spaventò ancora di più. Cosa voleva fare, mangiarselo davanti ai suoi stessi occhi? Beh, bastava chiederglielo.
-Che vuoi fare?- la sua voce era tremolante, era molto spaventato e non si preoccupava di nasconderlo.
-Dai , ti pensavo più intelligente. Mi è venuto in mente che oggi potevamo mangiare insieme, così per conoscerci meglio- si avvicinò a lui.
-Tu sei pazzo, tu sei pazzo!- quanto avrebbe voluto alzarsi e picchiarlo, picchiarlo per la sua mano, la sua mano che non avrebbe più riavuto.
-No, io ho solo fame. Ma ora pensiamo alle cose importanti. Dimmi, preferisci scrivere o camminare?
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