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Guerra medievale

Ultimo Aggiornamento: 05/05/2008 17:49
05/05/2008 17:49
 
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generale minore
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Premessa
Ho deciso di perder tempo per realizzare quest’ ”opera” per dare delucidazioni in merito e inquadrare nel giusto ordine di idee su quella che dovrebbe, almeno in teoria essere l’ambientazione del GDF, e far contenti coloro che sperano nella rifioritura della biblioteca.
Per le note guardate in fondo.
IO

La guerra cosiddetta medievale ricopre quell’arco di tempo che va dalla fondazione del Sacro Romano Impero sotto Carlo Magno, al trecento. Essa era basata su due unità fondamentali:
la guerra di razzia, e quella d’assedio, durante questo periodo vi fu il più basso indice di battaglie campali nella storia. Questo dovuto al massiccio dispiegamento di forze necessario, deleterio per l’economia, e all’instabilità demografica, che non permetteva perdite umane gravi.
Per questo, da un punto di vista tattico segna il continuo delle tendenze militari del tardo impero romano, e completa la supremazia militare della cavalleria, che sfrutta a pieno le sue doti di mobilità .
Comunque, cominciamo con ordine.

Il castello è una delle principali figure medievali. Esso è l’unico modo per avere un controllo diretto sul territorio, e una difesa efficace contro i nemici, a causa dell’enorme vantaggio che conferisce ai difensori.
La guerra medievale da questo punto di vista si divide in due fasi, prima e dopo l’anno mille.
Nella prima fase sia le fortificazioni che i mezzi degli assedianti erano piuttosto scarsi: le mura erano prevalentemente in legno, raramente in pietra o laterizio, e poste sul terrapieno di un fossato difensivo; gli assedianti praticavano l’assedio secondo le modalità greco-romane, con l’uso frequente di mine e la presa per fame o per sete isolando la città. Non c’erano le conoscenze tecniche necessarie per approntare grosse macchine da guerra, l’arsenale degli assedianti comprendeva arieti da sfondamento, scale , mantelletti e onagri, catapulte a torsione peraltro abbastanza rare data la carenza di manodopera specializzata e presenti anche nell’armamento dei difensori.
Con l’anno mille, la rifioritura delle arti, dell’agricoltura e l’incremento demografico anche la guerra d’assedio torna in auge.
Grazie ad una maggiore diffusione dei libri latini sull’argomento, le mine iniziano ad essere usate in modo massiccio , gli onagri vengono quasi abbandonati per la loro complessità , e si sviluppano le artiglierie a contrappeso: il trabucco, il tripantum,-i, a doppio contrappeso e la biffa, a contrappeso mobile, che possono essere anche approntate sul posto o trasportate , e danneggiavano non solo materialmente ma anche psicologicamente i difensori.*
Viene anche diffuso in occidente l’uso del fuoco greco, e i libri dell’epoca iniziano a parlare di enormi torri mobili usate per assaltare le mura e bersagliare i nemici dalla loro sommità.
A causa delle nuove innovazioni tecniche, si sviluppano fortificazioni ancora più efficaci; il legno viene completamente sostituito dal laterizio, vengono duplicati i fossati, allestiti barbacani** per ostacolare il trasporto delle macchine da guerra e si procede alla scarpatura*** delle fortificazioni per ostacolare le operazioni di scavo.

Come già detto in precedenza, altra unità fondamentale della guerra medievale è la guerra di razzia. Essa consiste nella maggior parte dei casi in cavalcate mirate a costringere il nemico ad accettare battaglia, o in incursioni atte ad indebolire l’apparato economico.
Le seconde furono perfezionate dai razziatori saraceni e ungheresi, secondo metodologie opposte.
I primi installavano una base e esaurivano progressivamente le risorse umane e materiali dell’area, per poi abbandonarla una volta inutile. I secondi, invece razziavano sporadicamente la stessa area e solo nei mesi estivi ; in questo modo si ripristinavano le risorse disponibili.
Quanto agli scontri campali, c’è ben poco da dire: essi consistevano nello scontro diretto sfruttando la forza d’urto della massa combattente, appoggiato dalle armi a distanza. Gli accorgimenti tattici erano veramente pochi e consistevano di solito nel presidiare un’ altura o nel lasciare un piccolo contingente di riserva.
E questo è tutto. Spero vi piaccia.



* vari scritti dell’epoca parlano del terrore provocato dall’impiego di queste armi, tale da spingere le guarnigioni alla resa ancora prima che entrino in funzione.
**canali, venivano usati per allagare la campagna
*** posizionamento delle fortificazioni su rupi e pareti scoscese (vedi scarpata)

Fonti:
"la storia", omaggio con repubblica
"enciclopedia generale", omaggio con repubblica
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