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Storia di Julius Beringer.

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    Scandro997
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    stratega
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    00 28/08/2007 08:43
    Captiolo 1°: L'inizio

    All'età di 10 anni ero nella mia casa a Tallinn, affacciato alla finestra che dava sul porto: osservavo le navi che attraccavano [SM=x1330017] , le merci caricate e scaricate [SM=x1329998] ...
    Mio padre, Markus Beringer sposato con la bella Gladys Beringer, mia madre, è un intagliatore del legno.
    Una volta mio padre mi portò al porto per ritirare un carico di una decina di colli di legna.
    Chiesi al capitano di farmi visitare la nave: me lo consentì.
    Era una goletta bellissima, fasciata di recente.
    Ho sempre avuto una passione per navi e commercio.
    Purtroppo, abbiamo anche dei debiti [SM=g9382] : avemmo una grande perdita nel 1340 e, l'affitto della casa, le materie prime ci crearono alcuni debiti.
    Questa sera ho compiuto 21 anni e mio padre disse che voleva parlarmi in privato.
    Mi ha portato in un officina abbandonata e mi ha detto:
    "Caro figliuolo, so della tua grande passione, sai che abbiamo dei debiti e non voglio che tu sia coinvolto, prendi questo contiene 1000 marchi che spero tu userai molto bene, ho acquistato anche un ufficio commerciale, ha bisogno di qualche restaurazione, appena avrai qualche soldo potrai usarlo."
    "Ma padre- rispose Julius - come farò a commerciare? Rivendendo alla stessa città non ne trarrò guadagno ma solo perdite!"
    "Un mio amico mi ha regalato una sua nave sapendo del problema, era malandata e ho chiesto al capocantiere, un mio amico, di ripararla. Vieni te la mostro..."
    "... Eccola, una goletta, la goletta St. Louis, dedicato al Santo della nostra città Tallinn.
    Che Dio ti benedica, figliuolo, ed eviti di farti incontrare il Leviatano o la Nave Errante!
    A presto."

    Alora siccome non c'è un tipo AAR, la metto nella biblioteca è una storia? nella biblioteca ci oson storie narrative? quindi io ce la lascio
    Il mondo è una discarica di persone inutili, se devi cercare qualcosa cercalo in te stesso, le altre persone esistono solo per crearti problemi.... RICORDA, TU SEI UNICO, TU SEI IL MIGLIORE

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    Scandro997
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    00 28/08/2007 08:49
    Capitolo 2°: la Taverna

    Mi svegliai il giorno dopo e trovai una fitta nebbia e un intenso temporale che sballottava la mia St. Louis, le onde le lavavano il ponte.
    “ Meglio – pensavo – risparmierò sui mozzi!”
    Ora, non che mi interessava avere la nave linda ma volevo sembrare più ricco (si fa per dire).
    Per navigare mi serviva un equipaggio [SM=x1329979] .
    Mi recai allora in taverna e mi avvicinai all’oste, chiesi un boccale di birra di Amburgo [SM=x1329997] , e mi feci indirizzare dai migliori marinai [SM=x1329979] e chiedendo dove trovare un capitano [SM=x1329982] , mi servivano circa 5 uomini.
    Mi indico un gruppetto: 6 uomini che si riconoscevano solo dall’aspetto: i marinai con una blusa bagnata e il capitano col tipico cappello, le nostrine e la stellina sul cappotto.
    Gli chiesi se volevano lavorare per me con uno stipendio di 10 marchi alla settimana i marinai e il capitano 15.
    Accettarono con piacere.
    Poi chiesi all’oste se c’era qualche mercante in taverna. Queste furono le sue parole:
    “ Guarda, esci, recati nella corporazione, l’edificio grigio vicino al municipio, entra a quest’ora – erano le 9:00 di mattino – dovrebbe esserci qualche esperto mercante.”
    “Grazie, Saprebbe chi può fornirmi una mappa della Lega Anseatica?”
    “ Vai nel retrobottega, troverai un uomo con un cappellaccio nero, ebbene esso conosce tutta la città di Tallinn, ti saprà indicare chi vende mappe a buon prezzo!”
    Mi addentrai allora in quello squallido posto, cercando d’evitare certi tizi: pirati, ladri, e ubriachi.
    Trovai un tipo che mi disse che lo trovavo nell’ultimo tavolo a sinistra dietro la colonna.
    Arrivai lì e dissi: “ Salve, l’oste m’ha detto che conoscete bene Tallinn e volevo sapere dove trovo un bravo cartografo...
    “ Vai in capitaneria e troverai sicuramente mappe a buon prezzo!”
    Dunque andai al porto laddove chiese altre informazioni.
    Finalmente dopo 30:00 minuti di stradicciole sbucai davanti ad un fortino [SM=x1329999] con un alta torre [SM=x1330000] .
    La torre vedetta che segnalava ogni volta, l’arrivo di una barca, la nazionalità ed il tipo di barca. Per esempio, se arrivavo io con la goletta Saint Louis, veniva urlato:
    “ Barca della Lega Anseatica, goletta di proprietà di un mercante di Tallinn.”
    Infatti alla capitaneria di porto, registrai la mia nave nel libro delle navi della Lega Anseatica, ebbi infatti due bandiere: quella della Lega e quella della Città di Tallinn.
    Acquistai anche una mappa indicante le maggiori merci prodotte in ogni città.
    Dopo fu la volta della corporazione: entrai e un uomo in divisa mi disse: “ Il cappello, signore”.
    Dentro trovai dei mercanti che mi accogliettero e dissero: “ Finalmente, si vede Julius Beringer, ieri mattina è venuto tuo padre a iscriverti… vieni prendi questo bicchiere di vino di Colonia.”
    “Salve – dissi – posso chiedere dove potrei commerciare i prodotti di Tallinn? Ho 1000 marchi”
    Uno, mi disse “Compra le pelli a Tallinn, vai a Stoccolma, vendile comprale olio e pesce, ho sentito dire che si pagano soli 450-500 marchi al barile!”
    “ Grazie di tutto – rispondetti – allora io inizio a commerciare. Arrivederci.”
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    00 28/08/2007 08:57


    Dopo aver informato l’equipaggio di presentarsi sulla nave, mi recai ai mercati generali e trovai a buon prezzo le pelli, come avevano indicato alla corporazione. Ne comprai due barili.
    Feci caricare le merci sulla nave e partimmo.
    Questa era la mia prima traversata!
    Il viaggio fu infinitamente monocolore: azzurro e blu.
    Si viaggiava a vele spiegate, a una velocità complessiva di 5-6 nodi.
    Si incontravano navi di ogni tipo: vascelli, caravelle, molte golette e straordinariamente un galeone [SM=x1330003] [SM=x1330017] , verniciato di fresco, con alte e robuste fiancate in mogano, le vele di seta italiana proveniente da Venezia, mobili nella cabina decorati dai migliori artigiani spagnoli e molte cose d’oro!
    Arrivati a Stoccolma vendemmo il tutto ricavandone un buon guadagno rivendendo le pelli al doppio del prezzo di pagamento.
    In taverna la notizia del giorno era il galeone che abbiamo incontrato per strada.
    Si diceva che appartenesse al governatore della Lega, John Malberg, e sindaco di Stoccolma, nonché podestà di Ladoga, Ripen e Scarbourough.
    Con quello aveva una flotta di 200 navi [SM=x1330017] [SM=x1330017] , di cui 100 galeoni [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] !
    Stoccolma era molto diversa da Tallinn: la cattedrale nettamente diversa essendo a Tallinn a forma di torre ed a Stoccolma forma di casa con campanile.
    Il municipio era in un mattone color fango e tetto di paglia mentre da noi in pietra con tetto in tegole.
    Comprammo due colli di pesce e dieci di olio.
    La traversata fu la copia dell’andata ma senza galeone.
    Una volta a casa, la vendita fu molto redditizia, tanto che dal ricavato riparai la nave, in brutte condizioni per via di una tormenta incontrata nel ritorno.
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    00 28/08/2007 09:01
    Capitolo 4°: la gioia e la tristezza

    Oggi, avendo la nave in riparazione e l’equipaggio a sbronzarsi [SM=g8956] [SM=g9014] [SM=x1330018] [SM=x1330029] , decisi di andare a trovare mio padre ed a dargli una parte dell’incasso.
    Arrivai fuori e sentii delle urla allora, essendo in piena forma ed avendo la mia sciabola con me, decisi di spaccare la porta di legno finemente intagliata da mio padre, entrai e vidi mio padre che faceva a pugni con uno strano tipo:aveva la pelle scura, il naso aquilino, i capelli neri e lunghi ed un solo occhio.
    Sguainai la sciabola, che col sole brillò accecandolo, e dissi
    “ Prenditela con me, maledetto, invece che con quel pover’uomo di mio padre.”
    “Tu chi sei, cosa vuoi da me” rispose l’uomo.
    “ Sii, uomo e affrontami in duello!”
    Sguaino anch’esso la sua spada ed inizio la lotta, pim – pum – pam – sbim – sbum – sbleeem.
    [SM=x1330021] [SM=x1330020]
    Il fragore si fece immenso.
    Dopo molti colpi, dei vicini avvertirono le guardie della città e il duello finì
    Le guardie allontanarono il tizio e finalmente parlai con mio padre.
    Ma prima che riuscissi ad intervenire mia madre mi bloccò e mi disse:
    “ Mentre tu eri a Stoccolma – disse – io dovetti correre subito all’ospedale, costruito dal nostro eccezionale Sindaco Ludolph Schimdt sotto ordine del Governatore della Lega Andrea Scandroglio, mi è nata una bambina, ora tua sorella. Voglio che decida tu il nome.”
    Ci pensai molto ma ad un certo punto dissi :
    “ Martina”.
    In effetti il nome non fu scelto a caso ma è la figlia del Governator Scandroglio.
    Poi portai mio padre all’ufficio commerciale, per la sicurezza misi la mia guardia, che assunsi prima di andare a Stoccolma, davanti alla porta.
    “Padre chi era quello?”
    “ Beh, sai i nostri debiti, lo strozzino l’ha mandato perché vuole che restituiamo il nostro prestito”
    “Quanto?”
    “ 155.000 marchi”
    “ Io ne ho solamente 20.000…”
    “ che aggiunti ai miei 7.000 che ti do – e diedi i soldi a mio padre – fanno 27.000 marchi!”
    “ Grazie, Julius, ma non devi”
    “Invece prendili!”
    “Va bene se è quello che vuoi”
    “Bene, ora nel prossimo viaggio mi recherò ancora a Stoccolma e chiederò aiuto all’Egregio e Rispettabilissimo Governatore Andrea Scandroglio.”
    “Ma non è che magari sarà da qualche parte?”
    “ No, poiché la nave sarà pronta per domattina, e mi hanno informato in taverna che domani a Stoccolma ci sarà una riunione per un boicottaggio contro Londra perché la città protegge i pirati [SM=x1329949] , tra cui il famigerato Habakuk Beneke, che attaccano navi della Lega Anseatica.”
    “ Ma tu, non hai paura di incontrarlo?”
    “ No padre, poiché domani per andare a Stoccolma ho gia pagato l’ammissione della mia goletta al convoglio del nostro Sindaco, il Signor Schimdt.”
    “ Arrivederci padre.”
    “Arrivederci figlio mio.”
    Appena tornerò dal mio viaggio, verrò subito a informarti di ciò che mi dirà il Governatore.”
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    00 28/08/2007 09:07
    Capitolo 5° : il Governatore Andrea Scandroglio

    Il giorno seguente intrapresi il viaggio per Stoccolma [SM=x1330017] .
    Durante la traversata, incontrammo i resti di un naufragio [SM=x1330006] con alcuni marinai [SM=x1330007] lì vicino.
    Furono tirati a bordo e, trai sopravissuti, vi era anche il capitano [SM=x1329982] .
    Ci raccontarono tutto: quei pezzi di legno che vagavano per il mare erano i resti del galeone [SM=x1330017] del Governator Scandroglio: avevano attaccato il covo pirata di Habakuk Beneke [SM=x1329949] [SM=x1329980] [SM=x1329987] uscendone vittoriosi portando la testa del pirata, tagliata via dal resto del corpo, come segno della loro vittoria e la nave era stata oltremodo danneggiata.
    Poi a circa 20 leghe da Stoccolma hanno incontrato una tempesta e la nave ha ceduto, dopo le cannonate [SM=x1330004] delle torri [SM=x1330000] .
    Ci chiesero di portarli con noi fino alla prossima città.
    Io ho chiesto loro di poter parlare poi con il Governatore.
    Una volta arrivati a Stoccolma fui accompagnato dai marinai ed il capitano al Palazzo reale.
    Era costruito tutto con marmo fatto arrivare dalla Toscana, i mobili fatti in mogano e quercia e abete.
    Lui era nel suo ufficio, a compilare documenti, con quella penna di aquila reale sulla grande scrivania di marmo lustro.
    Arrivando davanti ad un portone, bussai.
    Da dentro si senti una voce:
    “ Avanti”.
    Era il governatore.
    Entrai con il capitano del galeone Victoria de Stoccolma.
    Prima parlò discutendo dell’uccisione e della grande perdita.
    Il governatore non si arrabbio molto ma alcuni momenti di ira [SM=x1330008] [SM=x1329973] al momento della dichiarazione di affondamento ci furono. (Capitano>>>> [SM=x1330007] <<<< Governatore [SM=g8878] )
    Poi mi feci avanti e mi accomodai sulla sedia di legno.
    Il governatore mi disse:
    “Buongiorno, lei è?”
    “Buongiorno anche a lei, Sire – risposi – sono un nuovo mercante di Tallinn, Julius Beringer…”
    “Sì, il capitano mi ha parlato di te, che li hai raccolti sulla tua goletta. Ebbene mi dice che chiedi udienza alla Lega Anseatica, saremo felice di aiutare un concittadino di Tallinn, che con quei suoi pochi soldi iniziali vuole aiutare a prosperare la Lega che in fondo è come una grande famiglia. Sai conosco tuo padre Markus Beringer, mi ha lavorato molti mobili. Dunque, cosa vuoi chiedere al Governatore?”
    Io un po’ stupito da questa dimostrazione di aiuto dissi:
    “Nell’anno 1340, abbiamo avuto alcune perdite con l’eccessivo aumento delle tasse da parte del Sindaco John Malberg, anche vecchio Governatore della Lega ormai defunto nel cimitero di Tallinn, e ciò ci creò dei debiti. Ieri a casa nostra, mentre io ero al porto dopo un viaggio a Stoccolma, arrivai a casa, ed andai a trovare mio padre.Fuori dalla porta sentii delle urla, abbiamo combattuto un po’ con le spade e poi sono arrivate le guardie di Tallinn, quell’uomo
    Era stato mandato dall’usuraio di Tallinn per la restituzione dei debiti, 155.000 marchi, ebbene io ora mi appello al potere economico e politico della Lega Anseatica, con il suo Governatore qui presente, i Sindaci e tutti i mercanti e cittadini. Grazie.”
    “Ho preso nota di alcune cose che ritenevo giusto ricordare – mi disse – viene domani ho una piccola ideuzza ma prima ci voglio pensare e parlarne col tuo Sindaco, che sarà oggi presente. Vai, e domani mattina a quest’ora ti voglio vedere nel mio ufficio. Arrivederci, Signor Beringer.
    “Arrivederci Egregio Governatore Scandroglio.”
    Che emozione, ho conosciuto il Governatore e domani mi vuole rivedere pensavo.
    Per la prima volta qualcuno mi aveva chiamato Signor Beringer, che il Governatore mi abbia aggiunto alla lista dei mercanti Anseatici?
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    00 28/08/2007 09:10
    Capitolo 6°: la nomina

    Il giorno dopo tornai dal governatore, dopo una dormita col mal di mare( ho dormito nella goletta!), mi recai da lui.
    Entrai e mi disse:
    “Vieni dobbiamo andare a Tallinn”
    Prese la sua carrozza, trainata da due cavalli bretoni, una bellissima carrozza che passava
    Osservata con stupore da molti per i mastodontici cavalli ed la composizione.
    Poi disse:
    “Io avrei una barca qua, un galeone [SM=x1330017] , ma poi tu non potresti recuperare la goletta”
    “No, vengo con lei, basta che poi mi riporta a Stoccolma.”
    “Va bene”
    “Ha posto per 6 uomini, nel suo galeone?”
    “Sì, chi sarebbero questi 6 uomini?
    “Il mio equipaggio”
    “Concesso
    Allora andai a chiamarli:
    “Sbrigatevi, - urlai – si viaggia in galeone oggi!!”.
    Il viaggio a bordo fu meraviglioso!
    Banchetti, danze e feste.
    Finalmente la vedetta urlò:
    “ Terra in vista”.
    Intanto il Governatore mi spiegò la sua idea, per evitare un mio probabile svenimento al momento della nomina:
    “ Il tuo Sindaco, l’egregio signor Ludolph Schimdt, mi ha dato il via libera: una nomina.”
    Fortunatamente in quel momento vi erano lì dei generali che mi raccolsero dallo svenimento, questo mi ricorda che gli devo un boccale di vino [SM=x1330018] alla corporazione.
    “ Vedi l’usuraio di Tallinn fa parte della Lega Anseatica, ma l’articolo 256 del Codice Civile Anseatico dice: se uno ha una nomina da parte del Governatore non può essere attaccato e in caso di debiti essi saranno annullati. Per cui i debiti di tuo padre te li farai passare.
    La tua nomina sarà ad Ammiraglio di Flotta del Governatore.”
    Altro svenimento, doppio boccale [SM=x1330018] [SM=x1330018] .
    “Capirà quindi che la sua goletta l’affiderete al capitano con una rotta che egli seguirà, la nomina comporta anche un Ufficio Commerciale a Stoccolma a spese della Lega, 900.000 marchi e la nomina a Patrizio cosa che vi farà partecipare alle conferenze Municipali e Anseatiche.”
    Ora mi chiedo, perché devo svenire sempre? [SM=x1330018] [SM=x1330018] [SM=x1330018]
    La cerimonia avvenne il giorno dopo: il Governatore era vestito con l’abito da cerimonia, mio padre e mia madre erano in lacrime, io invece temevo lo svenimento!
    Alle 10:00 la cerimonia iniziò nella più bella sala del Municipio.
    Prima per l’occasione lì vi fu celebrata la Santa Messa e fui benedetto dal Vescovo [SM=x1329981] .
    Poi alle 11:00, fui chiamato davanti al Governatore, mi misi genuflesso [SM=x1330024] davanti, lui sguainò la spada lucente col manico in oro, e me la passò sulle spalle, come si fa con i cavalieri.
    Dopo vi fu un grande banchetto a cui partecipò tutta la città [SM=x1329993] [SM=x1329991] [SM=x1329992] [SM=g8956] [SM=x1330029] [SM=x1330018] .
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    00 28/08/2007 09:11
    Capitolo 7°: Battuta di Caccia

    Nel pomeriggio il governatore mi accolse nel suo palazzo nella campagna, nelle vicinanze di Tallinn, che lui usa per passare i giorni liberi e per le sue battute di caccia.
    Quel pomeriggio ebbi l’onore di partecipare ad una.
    Partimmo a cavallo di due splendidi purosangue dalla criniera dorata ed il pelo marroncino scuro lustro.
    Io conoscevo bene quelle zone, essendo originario di Tallinn, infatti lo accompagnai in un laghetto ove spesso si recavano per bere molti animali. Quindi noi scendemmo dai cavalli e ci acquattammo in un cespuglietto, il laghetto era pieno di splendidi animali essendo in due decidemmo di sparare un colpo allo stesso animale in modo che se non lo uccidesse la prima pallottola la seconda lo stroncherebbe. In quel momento passo uno splendido esemplare maschio di cervo nobile, una specie molto rara dalle nostre parti, più consoni a semplici daini, caprioli, fagiani, leprotti e cinghiali, oltre a molti volatili di passaggio.
    Infatti i cervi nobili abitavano soprattutto le province dell’Ovest, nelle zone tra Stoccolma, Oslo e Malmoe.
    L’esemplare aveva delle corna lucide e del colore dell’avorio, ramificate come solo pochi grandi alberi sanno fare, come gli eucalipti.
    Il suo pelo aveva un incantevole color marrone scuro che diventava dorato alla vista del sole.
    Chinò la testa per bere, e dal cespuglio il mio fucile fece partire una pallottola che si conficcò dritta nell’lobo occipitale, il che lo faceva cadere subito a terra, intanto gli altri animali scapparono, ma l’esemplare che pesava ben 7 quintali, ci causò una fatica a trasportarlo nella carrozza per il trasporto delle prede catturate, che il nostro aiutante dovette aiutarci con un carretto portato per l’occasione dentro la carrozza.
    L’odore del sangue disperso fece però arrivare un grande orso bruno, dai denti aguzzi, il pelo marrone scurissimo, ed altre qualità per lui, difetti per noi, quindi il Governatore inizio a sparargli, ma lo spavento gli fece sbagliare la mira, non starei scrivendo se io non avrei sparato una pallottola mirando al polmone destro dell’animale il quale infatti cadde a terra, e che trasportammo dividendolo in varie parti con il mio stocco.
    Cambiammo postazione, e trovammo alcune meravigliose pernici bianche che sguazzavano nel lago era una decina, i fucili contengono 3 pallottole ciascuno, quindi io iniziai a mirare bene, e con tre colpi ben assestati le uccisero tutti e tre, iniziato il primo sparo anche il Governatore mi seguì e catturammo ben 6 pernici, che il carro accolse ben volentieri.
    Per finire andammo sul fiume, dove prendemmo un gigantesco luccio di un metro, 2 trote, qualche salmone e delle ranocchie.
    Arrivammo a casa del Governatore trascorsi una bella serata con lui ed i suoi con familiari,
    alla fine mi diede la testa del cervo da esporre in ufficio.

    Stavolta niente smiles perchè nno ne trovo.
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    00 28/08/2007 09:15
    Capitolo 8°: Il mio Primo Incarico

    Il mattino dopo il Governatore mi fece affidare una caravella, la Dea della Guerra [SM=x1330017] , armata di 12 cannoni [SM=x1330004] , 35 marinai [SM=x1329979] , 2 cannoni di ricambio [SM=x1330004] , 100 pugnali [SM=x1330021] , 100 moschetti.
    L’obiettivo era di assediare la cittadina di Bruges, poiché alcuni sabotatori derubavano i magazzini di Lubeck del grano [SM=x1329991] e della birra [SM=x1330018] necessari per la vita, nella Lega Anseatica.
    Quindi il mio obiettivo era, di assaltare e saccheggiare le casse cittadine di Bruges, i di prendere tutte le scorte di birra e di grano, il giorno scelto fu il 12 giugno 1351, data non scelta a caso ma per il ritorno di un convoglio dal Sud carico di cereali [SM=x1329991] e birra [SM=g9014] . 5 galeoni pieni zeppi di cereali, e altri 5 di birra, il governatore essendo molto astuto mando con me 20 caravelle [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] per trasportare il tutto.
    La scelta delle caravelle [SM=x1330017] fu semplice: caricano molto meno dei galeoni, ottime navi da commercio, ma sono più veloci.
    Quindi se i pirati [SM=x1329949] ci avrebbero assaltato, difficilmente avrebbero catturato le merci presenti per maggior sicurezza le navi le fece bloccare poi a Groningen poiché era il porto più vicino e sicuro, per cui aveva inviato 5 [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] [SM=x1330017] galeoni carichi carichi di cannoni [SM=x1330004] [SM=x1330004] [SM=x1330004] [SM=x1330004] [SM=x1330004] , uomini, che in tutto erano 550 [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] [SM=x1329979] , 1000 pugnali [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] [SM=x1330021] e altrettanti moschetti.
    Il mondo è una discarica di persone inutili, se devi cercare qualcosa cercalo in te stesso, le altre persone esistono solo per crearti problemi.... RICORDA, TU SEI UNICO, TU SEI IL MIGLIORE

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    il pirata di lubek
    Post: 2.744
    generale massimo
    eroe
    00 16/09/2007 10:11
    Ora che siamo in citta non si spamma.
    Appassionato di stategy? vieni nel mio forum:giochi di strategia
    "Non ho fallito, ho trovato 2000 modi per non inventare una lampadina"(Tomas Edison)
    "Solo perché una cosa non fa ciò che tu ti aspetti, non significa che sia inutile."(Thomas Alva Edison)
    "Datemi una leva e vi solleverò il mondo", disse Archimede. "Bastano un righello, una lattina e dello scotch", rispose McGyver.

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    Scandro997
    Post: 2.433
    stratega
    eroe
    00 24/09/2007 13:44
    scusa puoi cambiare titolo e mettere storia invece di "stroia"?
    Il mondo è una discarica di persone inutili, se devi cercare qualcosa cercalo in te stesso, le altre persone esistono solo per crearti problemi.... RICORDA, TU SEI UNICO, TU SEI IL MIGLIORE

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    il pirata di lubek
    Post: 2.744
    generale massimo
    eroe
    00 24/09/2007 22:20
    Re:
    Scandro997, 24/09/2007 13.44:

    scusa puoi cambiare titolo e mettere storia invece di "stroia"?



    certo ma errori del genere è meglio comunicarli via ffz E-mail.
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    Scandro997
    Post: 2.433
    stratega
    eroe
    00 19/11/2007 18:13
    Capitolo 9°: La Partenza

    15 Giugno 1950 Tallinn

    Il giorno della partenza mi recai all’alba, di buon umore, alla mia caravella [SM=x1330017] .
    L’equipaggio mi aspettava sul ponte ordinatamente in fila. I mozzi che lavavano il ponte interruppero l’attività al mio arrivo. Io mi recai sulla coffa e parlai ai miei uomini:
    “Cari, amici, avventurieri del mare; oggi sarà una grande giornata. Partiremo alla volta di Bruges per punire [SM=x1330028] i malfattori. Alle 9:00 il Sindaco e il Governatore avranno l’onore di levare gli ormeggi. Vi avviso che sarà una traversata dura: ieri è arrivato un corriere veloce da Colonia e il signor Sindaco mi ha avvisato di una tempesta segnalata a Sud-Ovest che si muove rapidamente.
    Ora, chi non se la sente vada ma sappi di essere stato anche lui coraggioso perché ha ammesso la propria paura. Chi invece resta scateni un urlo di battaglia!”
    Dal ponte si senti un fragore “ALL’ATTACCO [SM=x1330004] [SM=x1330008] [SM=x1330031] [SM=x1330030] !!!”
    Scesi dalla coffa e mi recai in coperta. Al mio servo [SM=x1329987] ordinai: “ Chiamami il Tenente Simon Östrekom”
    Il tenente Simon arrivò subito.
    Tirai fuori una mappa presa in capitaneria, e mostrai al tenente la rotta a cui propose una modifica di cui parlai al Governatore: fermarci nell’ansa prima di Bruges due notti e mandare dei marinai in esplorazione della città. Ovviamente fu approvata.
    Verso le 7:00 la mia goletta [SM=x1330017] , attraccata a fianco della caravella [SM=x1330017] , salpò.
    Io mi raccomandai con il Capitano [SM=x1329982] Alexander Cekiloski di usare bene il patrimonio a sua disposizione e di non comprare merci [SM=x1329998] superflue e soprattutto di essere onesto.
    Verso le 8:30 inizio a radunarsi la folla. Alle 9:00 ebbe inizio la cerimonia con la benedizione del convoglio da parte del Cardinale [SM=x1329981] , giunto da Lübeck, poi Sindaco e Governatore fecero il proprio discorso…. Fatto sta che, finalmente, alle 10:30 fui chiamato sulla coffa e parlai di nuovo ai miei uomini. Il Governatore mi diede una medaglia d’oro, e mi fece fare il giuramento:
    “ Io, Julius Beringer ([SM=x1329964]), Ammiraglio di Flotta del Governatore, cittadino dell’Illustre e Onnipotente Lega Anseatica, Dominatrice del Nord, prometto di essere onesto e non scappare appena ottenuto il bottino. Prometto di proteggere [SM=x1330000] i miei uomini fino alla mia ultima goccia di sangue. Prometto di obbedire al mio Governatore nonché ai miei superiori. Prometto di rischiare la mia vita per salvare il mio prossimo, chiunque esso sia. Giuro inoltre di mantenere la fede e la speranza nei confronti dell’altissimo, onnipotente Signore fattosi carne sotto Gesù Cristo. Prometto di onorare i morti sul campo di battaglia, se ce ne saranno, affinché possano raggiungere il Paradiso con i loro fratelli mancati prima e di vivere la Vita Eterna liberi dal peccato.”
    Insomma alle 11:00 caricammo le merci e il bottaio mi fece controllare la lista;
    la lista diceva così:

    50 Barili di Grano [SM=x1329991]
    100 Barili di Acqua Potabile [SM=g8956]
    5 Barili di Birra [SM=x1330018]
    2 Barili di Vino [SM=x1329997]
    10 Barili di Ortaggi e Frutta [SM=g8957]
    1 Barile di Miele [SM=x1329992]
    0,5 Kg di Spezie [SM=g9006]

    “Perfetto!” esclamai.
    Dalla coffa, orgoglioso come un cervo dalle splendide corna ramificate, urlai: “Mollate gli ormeggi!”
    La nave inizio a muoversi. Soffiava la Tramontana che ci permetteva di scorrere rapidamente lungo il Baltico fino ad arrivare vicino a Gdansk.
    “Sciogliete le vede di Maestra e di Trinchetto”
    Tenevo il timone [SM=x1329979] tra le mani e mi libravo libero nel mare come un’aquila tra delle impervie cime.
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    Scandro997
    Post: 2.433
    stratega
    eroe
    00 30/11/2007 19:05
    Capitolo 11°: Nomine per l’incursione

    Ansa prima di Bruges, 24 Giugno 1350

    Quella notte scegliemmo i marinai per l’incursione, per avere notizie sulla città.
    Io e Simon, il mio fido tenente, decidemmo i marinai che sarebbero venuti.
    Alle 4:00, verso l’alba salì sul cassero di poppa e dissi i nomi di chi sarebbe venuto:
    “ Come, sapete cari amici, oggi partiremo per l’incursione a Bruges. Abbiamo deciso chi verrà.
    Verrà:
    Julius Beringer, Capitano della Dea della Guerra.
    Simon Östrekom, Tenente della Dea della Guerra.
    Franz Marden, Marinaio scelto della Dea della Guerra.
    Sam Marseil, Marinaio semplice della Dea della Guerra.
    Otto Dansand, Nocchiere della Dea della Guerra.”
    Il Tenente mi sostituì:
    “Saremo accompagnati fino a Bruges da un pescatore del luogo. Ognuno sarà armato di un pugnale e una spada a scelta tra: spada semplice, stocco, sciabola. Saremo coperti da vestiti di qui. Ognuno avrà anche un pistola nascosta all’interno della propria giacca. L’operazione avrà inizio alle ore 9:00, quando arriveremo a Bruges e finirà alle ore 22:00 ora in cui ritorneremo alla nave. Domande?”
    Sam Marseil chiese: “ Quali sono gli obiettivi dell’incursione, signor Östrekom?”
    Io intervenni: “ Dovremo controllare il numero di torri del porto, di soldati, di soldi e se i galeoni ci sono”.



    Capitolo 12°: Bruges

    Bruges, 24 Giugno 1350

    Eravamo nella campagna circostante Bruges. Io, Simon, Franz, Sam e Otto.
    Avevamo l’aspetto di comuni cittadini benestanti, cinque amici in giro. Entrammo a Bruges, e passammo sotto il grande arco di pietra che segnava il confine tra campagna e città, come il resto delle mura. Le case che ci circondavano nel largo e lungo viale che conduceva al centro della città erano in mattoni, legno e pietra. Quelle in mattoni, alte con balconi sporgenti, grandi vetrate colorate, e l’esterno di un rossiccio terra, il color mattone. Quelle di pietra, invece, erano di un color fulvo chiaro. Al secondo piano avevano uno scalino verso l’esterno. I vetri erano normali. Quelle di legno erano marroncino sabbia, con assi di legno che abbellivano l’insieme. Erano un insieme di piccoli appartamenti, con poche finestre. Il grande viale era uno tra i più trafficati. Passavano carri e persone a destra e a manca. Camminavamo calmi sul viale quando passarono delle guardie, vestite di blu, con elmi in ferro. Io velocemente mi appuntai questi importanti particolari su un’agendina. Il grande viale si perdeva a dismisura. Dopo molti passi davanti a noi si ergeste la cattedrale. Imponente, affascinante, si ispirava ai Duomi dell’Italia. Il campanile era altissimo, con la sommità in oro, che abbagliava gli occhi di chi la guardava incantato. Il grande campanile suonava i dodici rintocchi. Era ora di pranzo.
    Camminando su una lunga penisola che si estendeva sul mare arrivammo alla taverna.
    Entrando il padrone, un’anfora piena di vino, ci portò al tavolo e ci fece sedere.
    Ordinammo. Io presi un cosciotto d’agnello in salsa piccante con del vino della zona, Simon una decina di triglie con un boccale di birra, Sam e Franz presero uno stinco di maiale con dei tuberi e un barilotto di birra infine Otto mangiò una costata di vitello con del vino.
    Il tutto fu squisito. Non era molto salato, tutto tranne il conto. Spesi, e sottolineo spesi, la bellezza di 100 marchi.
    Fortunatamente i nostri obiettivi furono presto visibili. Trovammo delle torri, due per la precisione, anche molto distanti tra loro. Le torri erano occupate da un mortaio e due uomini.
    Poi vennero i soldati. Fortunatamente in quel momento venne pronunciato un editto.
    Il lettore diceva: “ Cari concittadini, oggi il Consiglio Cittadino ha deciso di approvare la mozione presentata dal Nostro beneamato Sindaco, il Signor Johnatan Welfare, di portare il numero di soldati a 42.” Poi arrivarono in quel momento cinque galeoni, dalla massa lenta e imponente che tagliava in due l’acqua. Era il convoglio in ritorno dal Sud Europa. Infine catturammo un corriere del Sindaco. Diceva che le Casse Cittadine traboccavano d’oro. 20 Milioni. Al momento dell’affermazione esclamai: “Corpo di mille Marchi!”.
    Alle 20:00 il pescatore ci riportò alla nave. Raccontammo tutto e andammo tutti in coperta, per discutere.


    Capitolo 13°: L’Assalto

    Porto di Bruges, 26 Giugno 1350

    Era l’alba. La Dea della Guerra correva sull’onde all’assalto dei malfattori di Bruges. Mancavano poche miglia al molo d’attracco. Una vedetta del porto aveva dato l’allarme, dopo averci visti.
    Io mi trovavo al timone. Urlai al cannoniere di caricare i cannoni. I marinai, velocemente presero le pesanti palle e misero dentro la canna. Ci avvicinammo alla prima torre. A un certo punto ordinai: “Fuoco!” gli 8 cannoni spararono l’attacco alla torre, che fu centrata in alto, scoperchiandosi. Dopo pochi istanti l’operazione si ripete ma questa volta ci furono gravi danni alla costituzione. Dopo un’altra cannonata la torre, in pietra resistente ma di costruzione debole, crollò. Purtroppo finirono le palle da cannone. Ordinai al nostromo di preparare moschetti, pugnali, pistole e stocchi. Attraccai la nave nel punto della torre crollata ogni marinai con il proprio armamento scese sulle scialuppe dirigendosi alla città. Durante l’andata arrivarono dei soldati. I marinai svelti spararono con i moschetti, contro i militari in modo da eliminarli quasi tutti. Poi scesi a terra assaltammo l’altra torre. Il mortai non ci noceva minimamente. I miei marinai fecero indebolire la torre indi i moschettieri le diedero il colpo finale facendola crollare. Dopo arrivarono i soldati: balestrieri, moschettieri, guardie e arcieri.
    Ci scagliammo contro e inizio una fragorosa battaglia: i moschettieri si davan guerra con le unità da tiro dello schieramento a noi nemico, sparando colpi mortali e mirando spesso polmoni, cuore o testa. Io affrontai a duello il Capitano delle Guardie mentre il mio fedele Tenete uccideva il Capitano degli Arcieri.
    Io, col mio stocco dalla salda impugnatura e la luccicante lama in ferro proveniente da Toledo, affrontavo un uomo valoroso quanto me, il Capitan Louis Baldazar. I colpi si facevan tremendi e, grazie a una sua svista, a un certo punto il mio stocco gli si conficcò dritto nel cuore. Il sangue dei morti, tutti nemici, scorreva a fiumi tra le case, mentre i cittadini guardavano angosciati dalle finestre. La battaglia dopo la morte del Capitano cessò presto. Io e i miei uomini ci dirigemmo al municipio. Entrammo e derubammo le casse, confiscando ben 20 550 650 Marchi. Dopo pochi attimi arrivarono le nostre venti caravelle che, dopo aver caricato 200 colli di grano e 2000 barili di birra. Si disposero in fila a due a due. La Dea della Guerra si mise a capo e le convogliò fino a Lubeck, dove ci attendevano il Governator Scandroglio, con sua Figlia la sfavillante Martina, il Sindaco Ludolph Schmidt di Tallinn, il Sindaco John Konig di Lubeck, il Cardinale Luca De Antoni di Milano. Correvamo sulla limpida acqua raggiungendo velocemente Lubeck.


    Per favore fate commwnti ditemi se è bella o anche se non vi piace
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    ATTILA FLAGIELLO DI DIO
    Post: 379
    generale minore
    cavaliere minore
    00 07/01/2008 17:55
    Ho letto fino al quarto capitolo, ma non lo trovo particolarmente avvincente, forse sarà perchè preferisco altri generi, ma è scritto correttamente in maniera grammaticalmente semplice ma chiara, contraddistinta da un uso frequente di brevi periodi, e da una terminologia perissiqua.

    [Modificato da ATTILA FLAGIELLO DI DIO 07/01/2008 17:56]
    Da quando vidi il trailer di "Mark of Chaos" durante le ore di matemaica immaginavo/speravo che un divoratore di anime sfondasse il soffitto, tagliasse la testa alla prof e volasse via tra i nostri applausi........non è ancora successo..........ma la speranza è l'ultima a morire....................lo sto aspettando ancora

    Appassionato di strategy ??Vieni nel forum :
    giochi di strategia
    Membro del culto antignomo: massacrateli senza pietà .

    -Il 92% dei teenagers ascolta musica rap, hip hop o house. Solo l'8% dei ragazzi ascolta musica rock, emo, hardcore, metal o punk. Inserisci questa frase nella tua firma se sei fra questo 8%.
    ATTILA FLAGIELLO DI DIO, 18/03/2008 18.37:

    --------------------------------------------------------------------------------


    '''Carissimo pirata, non sono io che pretendo il realismo, ma una buona riuscita del GDF. Non so se lo hai notato ma l'arte militare è una diretta conseguenza della situazione sociale di un determinato periodo, e ogni innovazione è legata a meccanismi di causa-effetto, inscindibili tra loro. Prendiamo per esempio Atene e la seconda guerra persiana: la prevaricazione del settore navale è data dalla rinnovata importanza dei ceti sociali bassi, oppure, esempio + eclatante, l'adozione delle uniformi mimetiche da parte dell'esercito inglese durante la guerra boera, dovuto all'azione dei cecchini boeri.Perciò il tuo medioevo bellamente arricchito con elementi propri medioevali ,rinascimentali e pre-rinascimentali a scelta è destinato a fallire miseramente.E' stupido quanto deleterio adottare un'organizzazione sociale medioevale senza includere prassi militari del tempo e aggiungerne altre strappate da un diverso contesto sociale, cioè quello rinascimentale, tra cui si interpone l'intera crisi del trecento. L'unico risultato sarà lo strapotere della cavalleria pesante che impedirà l'uso più o meno efficace degli altri tipi di unità: requisito questo, a dir poco indispensabile per la buona riuscita dell'iniziativa. Infine non è che"e poi c'è attila che pretende il novanta percento di realismo", ma il pirata pretende che riferimenti storici superficiali siano sufficenti, fatto dovuto anche alla sua avversità alle materie letterarie, che di conseguenza considera inutili, evidenziando tra l'altro una visione parziale delle cose.'''


    --------------------------------------------------------------------------------










    PAZZA INTER AMALA!!!!!
    Lo sai per un gol
    io darei la vita….la mia vita
    Che in fondo lo so
    sarà una partita….infinita

    E’ un sogno che ho
    è un coro che sale….a sognare
    Su e giù dalla Nord
    novanta minuti …per segnare

    Nerazzurri

    noi saremo qui
    Nerazzurri

    pazzi come te
    Nerazzurri

    Non fateci soffrire
    ma va bene… vinceremo insieme!

    Amala!
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    Scandro997
    Post: 2.433
    stratega
    eroe
    00 08/01/2008 18:29
    sì, il bello viene dopo. all'inizio è un po' noioso
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    Scandro997
    Post: 2.433
    stratega
    eroe
    00 06/02/2008 18:28
    Capitolo 14°: Promozione

    Lubeck, 1° di Luglio 1350

    Arrivammo alle 18:00 al porto di Lubeck. Un signor porto. Grandi, anzi enormi, vascelli mercantili salpavano e attraccavano in questa città dalle strade lastricate d’oro. Il Governator Scandroglio era lì, al molo più grande e lungo di tutto il porto. La Dea della Guerra, si fermò e lanciò l’ancora che si piazzò sulle dorate sabbie del fondo marino. Accorrevano persone da ogni via, viottolo, stradicciola o vicolo. Quasi tutta la città mi aspettava. Barchette di pescatori, carri dei boscaioli arrivavamo e si raggruppavano attorno al molo.
    Io scesi con al fianco il Tenente Simon. Indossavo il medaglione di Louis Baldazar sconfitto e ucciso in battaglia.
    Scendendo dalla nave dalla folla partì un grandissimo applauso, complimenti…
    Sbrigate le pratiche con il Governatore, di conquista, di saccheggio, di uccisione.
    Dovevo essere promosso. A cosa?
    La risposta mi venne durante il banchetto reale, a cui parteciparono tutti.
    Motivo della visita del Cardinale: i funerali del Capitan Louis Baldazar. E’ stato leale in battaglia, e dispiace a tutti che per colpa del Sindaco di Bruges siano state uccise persone innocenti. Li abbiamo sterminati. Non si poteva fare altro però.
    Torniamo a noi. Nel mezzo del banchetto, fui chiamato davanti al trono del Governator Scandroglio. La nomina. Fui nominato a Gran Ammiraglio della Flotta Reale. Mi aspettava la massima carica della Marina Reale Anseatica. Il tutto contribuiva anche 50 milioni di Marchi, la carica di Sindaco di Tallinn dopo la morte del Nostro Amato Ludolph Schmidt (basta che parta in fretta), e un Ufficio Commerciale in ogni Città Anseatica, le più importanti: Lubeck, Colonia, Stoccolma, Tallinn, Gdansk e Visby.
    Inoltre mi venne regalato un preziosissimo Galeone da Guerra Reale, con cannoni in bronzo, un santabarbara che neanche il Gran Galeone da Guerra Ammiraglio che faceva da punta della Marina Reale Anseatica aveva, le vele di pregiatissima seta proveniente dalla Cina, tutto in stimatissimo cedro del Libano.
    Nel banchetto non mancava nessuno tutti i Sindaci delle Città Anseatiche, il Governatore, i più intrepidi Capitani della Marina, i migliori Capitani delle Guarnigioni Cittadine, i più importanti vescovi e cardinali, i mercanti più ricchi. La crema della Lega, diciamo.
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    Scandro997
    Post: 2.433
    stratega
    eroe
    00 06/02/2008 18:29
    Capitolo 15° : Ritorno alla normalità

    Tallinn, 4 Luglio 1350

    Tornato a Tallinn, dopo altri festeggiamenti ho ritrovato il mio caro vecchio ufficio. Rifatto dalle fondamenta al tetto. Altro che costruzione in legna e tetto in paglia.
    Facciata principale bianchissima, porta, anzi portone, in legno, finestre con gli infissi in legno verniciate di rosso, e i vetri provenienti dalla Serenissima. Il tetto poi, tegole rosso fuoco con le cupole d’oro. Oro puro.
    L’interno è indescrivibile. Mobili preziosissimi, scalinate in marmo, muri in pietra coperta da legni di puro abete rosso. Finalmente, dopo essermi arrampicato sulla scalinata in marmo, arrivo davanti alla porta del mio ufficio. Targhetta oro in alto con scritto “Julius Beringer”.
    Apro la porta. Scrivania lunga e in marmo di Carrara, un librone degli andamenti industriali, una poltrona in pelle, e un finestrone dal quale controllavo tutta la mia amata Tallinn. Altro finestrone vista porto. Pregiata penna d’aquila reale alpina con punta in oro. Va bene, stavo girandomi, uscendo e per dire “Ho sbagliato ufficio! E non di poco!!”
    Intanto arriva il Caro Ludolph e mi spiega che questo è un regalo della Città di Tallinn al suo miglior Concittadino, migliore anche del Sindaco. Non potevo che regalare, a mia volta, una splendida statua raffigurante la “Dea della Guerra”, senza di lei non so quante probabilità avrei di essere qui.
    E anche grazie al mio Tenente Simon, ai miei uomini.
    Pensavo di chiedere a Dansand, il mio nocchiere, di farmi da segretario con un buon stipendio mensile, oltre che ha un alloggio in una delle mie case. Perché sono deciso a diventare un magnate anseatico, oltre che a continuare la mia carriera militare.
    Il giorno andai a trovare mio padre. Quando sono arrivato da lui ebbi bruttissime notizie. Aveva preso una malattia grave che pochi sapevano curare. Uno tra questi, il più vicino era il Dottor De Medici, di Firenze. Avevo già deciso. Corro al porto e con i cinque uomini rimasti corro a Stoccolma dal Governatore. Mi faccio dare la sua migliore nave, la più veloce.
    Gli spiego tutto e mi dà la velocissima “Inarrivabile”. Mi da i suoi migliori uomini, un capoguardia, per tenere alto il morale degli uomini ed evitare ammutinamenti. Prendo, al volo, Simon Östrekom e Otto Dansand. Carichiamo sulla nave le provviste spiego tutte le vele, e che il vento ci sia favorevole. In coperta con l’ufficiale di navigazione, discutevamo sulla strada minore. Era inglese, Thomas Landersan, mi faceva vedere tutta la rotta, la più corta che c’era: in pratica da Tallinn si andava a doppiare il Capo di Malmoe dal quale doppiamo la Punta di Danimarca e si arrivava giù fino a Bruges e si costeggia fino allo Stretto di Gibilterra, dal quale si va dritti a Pisa.



    Il mondo è una discarica di persone inutili, se devi cercare qualcosa cercalo in te stesso, le altre persone esistono solo per crearti problemi.... RICORDA, TU SEI UNICO, TU SEI IL MIGLIORE

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    $Mikaijl Bovrosz$
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    generale massimo
    paladino
    00 06/02/2008 19:50
    Re: Capitolo 15° : Ritorno alla normalità
    Scandro997, 06/02/2008 18.29:


    Tallinn, 4 Luglio 1350

    la più corta che c’era: in pratica da Tallinn si andava a doppiare il Capo di Malmoe dal quale doppiamo la Punta di Danimarca e si arrivava giù fino a Bruges e si costeggia fino allo Stretto di Gibilterra, dal quale si va dritti a Pisa.







    Eventuali code causa nebbia ai caselli di colonia, marsiglia e savona, possibili incidenti nella tratta di malmoe, queste le notizie di oggi e buon finesettimana a tutti! [SM=x1329953]

    Scherzi a parte,Bello e ben articolato. [SM=g27811]



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    Alexandre Luis McAnderson
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    stratega
    scudiero
    00 28/06/2008 11:47
    Capitolo 16°: Firenze

    Firenze, 18 Luglio 1350

    Spediti come fulmini dal vento spesso favorevole giungemmo in sole 2 settimane al Porto di Pisa, porto militare. Attraccammo la nave alla banchina, dal legno scheggioso, e noleggiammo immediatamente un carro che ci trasporto velocemente alla residenza dei De Medici.
    Il Signor De Medici accettò. Ci alloggiò nella sua residenza a Firenze. Durante questo periodo io ne approfittai per concludere alcuni affari. Comprai da un mercante veneziano della seta, che mi avrebbe spedito via terra fino a Lubecca dove un suo corrispondente mi avrebbe conservato la merce nei suoi magazzini fino a mio ordine. Erano circa 3 quintali di pregiata seta cinese. Spesi 400 marchi per ogni 10 chili. Nella Lega le rivenderò ad almeno 600 marchi il barile, ovvero 10 chili di stoffe. Nonostante nella Lega il prezzo medio di vendita sia di 300, con massime di 400 marchi il barile, di solito si tratta di stoffa dura, poco morbida, e spesso, soprattutto nelle zone di Tallinn, dove l’unica produzione vicina è Visby, a due giorni di viaggio, maleodorante perché conservata nei magazzini insieme a grano e canapa, la cui zona gode della maggior produzione anseatica. Altrimenti ci sono le pelli, ma quella è roba da ricchi.
    Poi comprai 50 chilogrammi di spezie. Spezie provenienti da ogni parte del mondo. Spezie aromatiche, come zafferano dell’Aquila, zenzero, erbe aromatiche cinesi, basilico di Genova…
    Spesi i tutto 6.750 marchi, ma il ricavo sarà di circa 12.000-13.000 marchi. Queste le feci spedire al Porto di Pisa dove le caricarono sulla “Inarrivabile”. I barilotti da 5 kili l’uno si adattarono tranquillamente alla mia piccola stanzetta.
    Un mercante toscano delle zone meridionali mi vendette a buon prezzo l’intera produzione di vino. Circa 500 barili di vino del Chianti. Spendetti 45.000 marchi per accaparrarmelo.
    Infine feci costruire una nave mercantile a me nuova: la fregata. Circa 1000 barili di spazio per le merci, capacità massima di 300 uomini, 40 cannoni, velocità massima di 10-11 nodi. Il legno era di puro abete rosso, per le vele utilizzai della stoffa di cotone, più veloce del tessuto normale, di standard c’erano presenti 6 cannoni, rispettivamente 3 a sinistra e 3 a manca.
    Questo mi costo 50.000 marchi. La serata dai Signori De Medici fu splendida. Partecipammo alla cena con specialità italiane. Spaghetti al sugo, una carne di pecora che chiamano “abbacchio”, dei formaggi tipici del luogo come il pecorino e un dolce che definiscono “cassata”.
    Il giorno il Signor De Medici si alloggiò in carrozza, insieme a me, Simon e Otto.
    In poco meno di un’ora ci trovammo a Pisa, pronti a salutare l’Italia. Speravamo più in un arrivederci che in un addio.
    La nave era pronta. Chiesi un ultimo favore alla Signora de Medici. Se poteva specificare al Cantiere Navale pisano di spedire la nave nella Lega Anseatica, di farla arrivare a Bruges o a Londra, in modo che l’avremmo facilmente recuperata.
    La caravella spiegò le vele, e il vento iniziò a soffiare. Ci vollero soli 11 giorni per tornare a Tallinn.
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    Alexandre Luis McAnderson
    Post: 43
    stratega
    scudiero
    00 28/06/2008 11:48
    Capitolo 17°: Mio Padre

    Tallinn, 29 Luglio 1350

    Quando arrivammo a Tallinn, la mia carrozza ci aspettava. Salimmo e ci precipitammo precipitevolissimevolmente da mio padre.
    Lo trovammo sul letto con mia madre che gli dava del brodo.
    Il Signor De Medici lo guardò e lo esaminò intensamente. Era proprio quello che avevano previsto. Una polmonite.
    De Medici preparò un intruglio di erbe varie. Poi dissolto in dell’acqua, lo diede al mio babbo che in pochi attimi lo ingurgitò.
    Mio padre il giorno dopo, successivamente a una dormita profonda, si svegliò e si alzò iniziammo allora a parlare.
    Mi spiego che durante la mia assenza per massacrare Bruges lui aveva continuato il suo lavoro da un certo Lomkitsky e costui abita nell’interno, sulle colline di Tallinn. Improvvisamente arrivò un vento che trasportava un odore acre di fumo. Lui lo respirò continuando il suo lavoro.
    Poi prese il suo carretto e se ne andò a casa. Il mattino dopo non riusciva più a muoversi.
    Così poi è avvenuto tutto ciò che sapete.
    La sera il Signor De Medici cenò con noi.
    Mia madre, ottima cuoca, preparò il suo eccezionale brasato di cervo alle spezie e la sua famosa torta di fragole.
    Il giorno dopo tornai al porto con De Medici. Gli feci visitare la città e poi lo ospitai alla Corporazione di Tallinn. I miei colleghi furono felici di incontrarlo, poiché la sua fama e la stima verso lui la tenevano tutti.
    Il pomeriggio rincontrai al caro Capitano della St. Louis, Alexandre Cekiloski, che mi diede un bilancio. Avevano guadagnato la bellezza di 150 000 marchi. All’equipaggio, di 6 uomini, ne sono andati 30 000, 5 000 a testa.
    Il giorno dopo presi l’Inarrivabile e la riportai al Governatore.

    Stoccolma, 31 Luglio 1350

    Arrivammo al molo e lasciamo la caravella, e ci arrampicammo sulle affollate strade di Stoccolma.
    Arrivati al Palazzo del Governatore, le guardie ci fecero passare. Il Governatore non ci aspettava. Entrammo nel salotto. E iniziammo a discutere. Il Governatore fu così gentile che mi regalo la Dea della Guerra. Lo ringraziai moltissimo. Poi parlammo del più e del meno.
    La sera salutai il Governatore che diede un brigantino al Signor De Medici che tornò a Firenze, partendo con le prime foschie dell’alba. Gli chiesi di comprarmi 1 tonnellata di marmo di Carrara e di spedirmelo con la fregata. Gli specificai che il denaro glielo avrei spedito o via terra o via mare dopo l’arrivo della fregata e del marmo.

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    scandro__97
    Post: 72
    stratega
    soldato semplice
    00 02/06/2009 10:13
    Capitolo XVIII: Commercio nella Lega

    Tallinn, 1 Agosto 1350

    Mi trovavo nell’ufficio a controllare i bilanci, quando d’un tratto la porta si aprì.
    Il fido Cekiloski, il mio Capitano, entrò nel mio ufficio.
    Gli uomini erano in taverna. Mi voleva proporre un affare.
    Mi spiegò che secondo lui dovevamo spingerci oltre il Nord, dato che la fama qui era ormai alle stelle.
    Mi anticipò che per questo sarebbe stato necessario un investimento, in una nave più spaziosa con più uomini e delle potenti armi da fuoco.
    Allora gli dissi in confidenza tutto ciò che avevo fatto a Firenze. Gli spiegai che avevo comprato varie merci che solo un colto uomo d’affari come lui avrebbe potuto vendere con alto profitto.
    Gli dissi poi della nave e lui rimase estasiato.
    Concludemmo quindi che per ora avrebbe potuto espandere i suoi commerci anche verso la zona delle quattro regine: Lübeck, Rostock, Stettino e Danzica.
    Io poi dovevo svolgere alcuni incarichi nelle città che avrebbero potuto solo aiutare lo sviluppo della mia azienda.
    Innanzitutto convocai Simon Östrekom e Otto Dansand. Gli proposi di diventare parte della mia attività. Otto sarebbe stato il mio amministratore di Tallinn e Simon il mio aiutante.
    Il giorno dopo lasciai i fatti burocratici e amministrativi per diventare amministratore a Otto e con Simon mi diressi verso la Dea della Guerra. Trovammo alcuni marinai in taverna e li arruolammo.
    Il giorno andato mi era arrivata una lettera dal Governatore, con alcuni consigli su come aumentare il mio patrimonio.
    Quindi mentre preparavano la Dea della Guerra, io andai in Municipio, dove il Sindaco mi accolse volentieri. Volevo comprare alcuni terreni nelle zone sotto il suo comando.
    Alla fine comprai 3 ettari di zona boschiva fuori città, e 1 km² in città. Poi andai da Otto a cui diedi le carte e gli dissi di edificare dei capanni di caccia nella zona boschiva e case in città utilizzando solo la metà dello spazio. Mi costò 25.000 marchi in tutto.
    L’altra metà l’avrei utilizzata per scopi pubblici e personali.
    Infatti, avevo pianificato il tutto. Avrei comprato terreni in tutta la Lega, e poi costruito, dato che ogni cittadina produce una merce che la rende famosa. Come la mia Tallinn, famosa, oltre che per me, per la sua produzione di pelli raffinate ed eleganti. O Stoccolma, per i suoi utensili, la maggior produzione anseatica. Utensili ben prodotti, con ferro duro, molto duraturi.
    O il vino di Colonia, un signor vino. Se ne possono comprare anche 500 barili senza spendere troppo.
    Quindi a Tallinn avrei edificato una decina di capanni di caccia, una produzione stimata di 6 quintali la settimana, facilmente vendibili ovunque. La manodopera necessaria sarebbe stata di circa 300 lavoratori.
    A Stoccolma avrebbe avuto luogo il secondo impianto più importante dopo Tallinn su base annua.
    Pensavo di costruire una cinquantina di officine, sostenute da varie segherie e acciaierie. La produzione media stimata sarebbe stata di 1090 barili d’utensili settimanali, smerciabili in molte città del Mediterraneo e della Lega. Avrebbe prodotto poi il fabbisogno di ferro per Tallinn, grande produttrice anch’essa d’utensili e per le fabbriche di Stoccolma. Produzione stimata di 1 tonnellata a settimana. Infine il legno anch’esso una tonnellata a settimana. Sarebbe bastato per Stoccolma e per Visby, dove volevo instaurare fabbriche di mattoni, merce base per ogni imprenditore fabbricante.
    A Ladoga avrei prodotto cereali, circa 20 tonnellate a settimana, necessarie al fabbisogno delle Lega. Inoltre sarebbero state scambiate, 1 quintale al mese, con Novgorod, dove avrei prodotto la birra necessaria a Ladoga, oltre alle pelli. Quindi tra Novgorod e Ladoga circa una settantina di stabilimenti, di cui la maggior parte per il grano.
    Visby sarebbe stata la mia base per le costruzioni, ove avrei costruito i mattonifici. Quindi nulla d’importante su base economica di vendita.
    A Riga si sarebbe prodotto un materiale importantissimo per l’esistenza dell’attività. La pece, merce molto ricercata nella Lega che si vende a prezzi molto modici, ma permette l’esistenza di ogni attività commerciale marittima. Infatti e grazie a essa che si costruiscono navi di ogni genere. Quindi verrà poi ritirata da un apposito convoglio formato da vari galeoni e altre fregate. A proposito di queste ultime, avevo intenzione di chiedere a De Medici, che era ormai diventato un mio caro amico, se poteva chiedere ai cantieri il progetto e spedirmelo. Poi l’avrei regalato ai Cantieri talliniensi che l’avrebbero distribuito a tutti gli altri. Grazie a questo, avrei quindi realizzato un convoglio di circa una ventina di fregate armate e con i marinai al massimo per raccogliere tutte le merci e trasportarle a Tallinn da dove le avrei smistate fino agli angoli più remoti della Lega. Comunque ce ne saranno circa 20 impianti, per una produzione di circa 140 barili a settimana.
    Scendendo si arriva a Danzica dove avrebbe avuto luogo il mio terzo impianto più redditizio su base annua. Sia su base commerciale che su basamento per la reputazione, sempre alle stelle.
    Infatti avrei prodotto la carne e il cuoio. La carne, merce molto apprezzata dai ricchi, sarebbe stata venduta in ogni mercato esistente, con ampio riguardo al Mare del Nord, dove le produzioni sono piuttosto scarse. Avrei instaurato una ventina di allevamenti di bovini. La produzione stimata sarebbe di 1 quintale di carne a settimana e 300 barili di cuoio settimanali.
    A Danzica avrei inoltre prodotto il legno, necessario per la produzione del cuoio e della carne. Inoltre a Stettino avrei instaurato saline per sostenere la merce che produrrà Lübeck e Danzica con gli allevamenti.
    A Thorn avrei prodotto la lana, un bene facilmente smerciabile in ogni cittadina non produttrice di codesto prodotto. Questo prodotto destinato soprattutto alle persone più sfortunate, i poveri, fa ottenere un ampio margine di ricavo. Instaurerò una dozzina di allevamenti di ovini. La produzione sarà di 3 quintali e 30 kilogrammi.
    Vicino a Danzica si trova Stettino. A Stettino verrà prodotta la birra, bene stravenduto in tutta Europa. Prevediamo di costruire circa 60 impianti per la produzione di birra, che sarà ricavata da altre fabbriche dove produrremo il legno, necessario per la birra, e il sale necessario per i futuri impianti di Lübeck e Danzica. Inoltre avremmo instaurato piantagioni di cereali, per la produzione di birra. Insomma a Stettino avremmo avuto circa 3500 lavoratori.
    Rostock è una florida cittadina nella quale fino a circa 20 anni fa vi era il Governatore.
    Rostock produce un miele dal sapore fruttato, merito dei fiori molto prelibati dagli studiosi per la loro rara esistenza. Quindi il fabbisogno di miele verrà accontentato grazie agli impianti rostocckiani. Circa una decina di opifici, per una produzione media di 1400 kili di miele.
    A Lübeck si svolgerà una tra le più importanti produzioni per la vita della Lega anseatica.
    Insieme alla birra e ai cereali, il pesce è una produzione simbolo per mangiare.
    Una ventina di allevamenti dovrebbero bastare. Il sale necessario alle produzioni verrà importato da Stettino, mentre a Lubeck si produrrà anche la canapa.
    A Malmö si produrranno lana e stoffe. Le stoffe sono importanti per il vestiario di ogni classe, dalle meno agiate alle più importanti. Una quarantina di produzioni, con circa 4000 telai in tutto, mi forniranno 1000 barili settimanali.
    Ad Aalborg ci sarà l’ultima produzione della prima parte del piano.
    L’olio verrà prodotto, oltre al pesce, lì. Circa 20 stabilimenti basteranno al fabbisogno della Lega. Produzione settimanale stimata di oltre 900 barili d’olio.
    La seconda parte verrà descritta in un secondo momento e comprende la produzione di vino,
    la base, già decretata, per le spedizioni alla ricerca di nuove enclavi commerciali nel Mar Mediterraneo e nell’Atlantico che sarà probabilmente Londra, la produzione di birra ad Amburgo circa 50 000 barili settimanali, e altri progetti. Prevedo come base Scarbourough.
    Tutti questi progetti faranno sì a rendermi un capitale certo in quanto investimenti sicuri.
    Di solito nella Lega con questi si può ottenere un capitale molto alto, che permette di stare tranquilli fino alla fine dei propri giorni.








    Capitolo XIX: Il Baltico

    In mare, tratta Stoccolma – Tallinn, 2 Agosto 1350

    Il Baltico è un grande mare che delimita una zona commerciale molto fruttuosa. Vi si trovano le 4 regine della Lega, Lübeck, Rostock, Stettino e Danzica, le grandi produttrici come Stoccolma, Tallinn, Riga, Visby Malmö e Thorn. Inoltre vi sono Novgorod e Ladoga.
    Io ero al momento sulla Dea della Guerra, a discutere con Simon.
    Ci stavamo dirigendo a Stoccolma. Dovevo comprare innanzitutto i terreni.
    Avremmo cominciato con i capanni di caccia di Tallinn, le utensilerie di Stoccolma e i mattonifici di Visby. Per ottenere i permessi di costruzione per i capanni di caccia, bisogna aspettare circa una settimana. Quindi avrebbe fatto tutto Dansand, e avrei poi firmato io alla fine.

    Stoccolma, 3 Agosto 1350

    Ci dirigemmo dal Governator Scandroglio. Il palazzo sempre lussureggiante aveva dei nuovi quadri.
    Il Governatore accolse me e Simon con piacere. Parlammo dei territori. Lui mi consigliò di acquistare anche terreni in ogni città e non solo a Tallinn. Con in ogni città, intendeva dentro le mura.
    Chiesi quindi 5,00 ettari di terreni oltre le mura e 0,25 acri in città. Fu così gentile da regalarmi il terreno in città mentre con 35.000 marchi acquistai la zona per le industrie.
    Gli promisi che mi sarei sdebitato in qualche modo per il suo gentilissimo regalo.
    Poi andammo in Corporazione, dove mi rinfrescai con un buon bicchiere di vino e chiacchierammo tranquilli per un po’. Durante la notte, il Consigliere Fabianski Extorcisten, ci alloggiò molto gentilmente nella sua dimora.

    Visby, 5 Agosto 1350

    Visby, una tranquilla città di 2000 abitanti affacciata su un mare limpido, non è molto diversa da Stoccolma.
    Arrivai al municipio, che era affollato di gente. Entrai e mi intrufolai nei vari cunicoli insieme a Simon. Arrivammo quindi allo studio del Sindaco. Bussammo e entrammo nell’ufficio.
    Il Sindaco ci accogliete e con tutte le riverenze e i salamelecchi ci fece accomodare. Il Sindaco di Visby, Paul Portraylter, è un tipo simpatico e ironico. Quindi dopo un po’ di discussione passammo al nocciolo. I terreni erano spogli e senza ombra di rocce perfetti per edificare i miei mattonifici. Me ne vendette 5 acri. Poi in città comprai 0,25 acri.

    Baltico, 6 Agosto 1350

    Avevo le varie carte che mi attestavano i terreni, e Otto mi aspettava per firmare.
    Il mare, quella sera, era stranamente tranquillo. Infatti il Baltico è famoso per le sue tempeste improvvise. Certe sere c’è luna piena, ma dopo cinque minuti ti trovi in balia delle onde.
    Comunque attraccammo a Tallinn senza problemi.











    Capitolo XX: Le mie Navi

    Tallinn, 7 Agosto 1350

    Adesso che avevo comprato i primi terreni necessari, mi servivano delle navi.
    Al momento le due che avevo erano la goletta St. Louis e la caravella Dea della Guerra.
    Date le mie intenzioni di costruire occorrono altre navi. La St. Louis governata dal Capitano Cekiloski è un’ottima nave e il capitano pure, ma non mi basta. La Dea della Guerra serve a me per spostarmi, e comunque è una nave da guerra. Inoltre arriverà fra tre settimane, a Bruges, la fregata.
    Quindi avrò anche i progetti e il marmo.
    I progetti andranno a Tallinn che poi li distribuirà nelle varie cittadine.
    Poi ordineremo una trentina di fregata, 15 a Stoccolma e 15 a Tallinn.
    Ma a me interessava anche qualche vascello.
    Ormai io e Simon eravamo grandi amici. Questo mi aiutava molto.
    Andammo in Corporazione e davanti a un buon bicchiere di vino discutevamo.
    A un certo punto arrivò Klaus Fringzt che annunciò:
    “Il 15 agosto dell’anno del Signore 1350 si sarebbero messi all’asta 2 vascelli e una caravella. – inoltre aggiunse - Quest’ultima è al terzo livello di potenziamento e può ospitare 12 cannoni. Entrambe le navi sono in ottime condizioni.”
    Lo sguardo fra me e Simon fu chiarissimo: le avrei acquistate.
    I due vascelli li avrei lasciati a due diversi capitani e li avrei lasciati in rotta.
    La caravella, invece, avrebbe fatto coppia con la Dea della Guerra.

    Tallinn, 15 Agosto 1350

    Mi presentai insieme a Simon alla Corporazione, verso le tre di pomeriggio.
    I possibili acquirenti iniziavano ad accomodarsi.
    Fringzt, presidente della Corporazione, iniziò a presentare le navi. I vascelli avevano entrambi 550 barili al massimo di carico e la caravella arriva a 230.
    Iniziò l’asta, le navi andavano vendute in blocco, e dopo un po’ di rilanci quando arrivarono a circa 65.000 marchi, rilancia a 75.000. Insomma, le navi divennero finalmente mie.
    Andai quindi in taverna. I marinai accorsero immediati. 10 marinai per il vascello “Nottingham”, 10 marinai per il vascello “St. Jacob” e 35 marinai per la “Splendida”, la caravella.
    Trovai inoltre due capitani che presero posto nei due vascelli.
    Poi mentre diedi il necessario ai due capitani, e partirono, mi raccomandai loro di essere onesti, non spendere in merci inutili e poco smerciabili e di usare bene il patrimonio a loro disposizione. Perché li dovevo ancora conoscere bene. Di Cekiloski mi sarei fidato cecamente, ma di Treskair e di Rvstertgs no. Almeno per ora.
    Di seguito andammo alla Scuola di Marina. Lì trovammo un buon capitano, di 20 anni, bravo con la spada e con le vele, oltre che con la capacità di sapersi imporre. Non chiedetegli però di commerciare…
    Lui divenne il capitano della “Splendida”.












    Capitolo XXI: La Fregata

    Bruges, 28 Agosto 1350

    Io e Simon ci trovavamo a Bruges, ancora devastata dal mio attacco. Attendavamo l’arrivo della fregata, con tanto di progetto e marmo. Eravamo seduti sul pennone della mia caravella
    Verso le ore 14:00 notammo qualcosa di gigantesco avvicinarsi al porto.
    I cittadini di Bruges e tutti gli equipaggi delle navi corsero verso le campagne temendo l’arrivo di un mostro marino. Noi, sicuri ma non troppo, salimmo sull’albero maestro e, con il cannocchiale, confermammo la nostra previsione: era la fregata!
    Dopo circa due ore di andamento a 2-3 nodi, causa l’imponente stazza della nave, decidemmo di bloccarla a circa due leghe dal porto. Con la caravella arrivammo vicino ad essa in poco più di venti minuti. Saliti a bordo, il Capitano Massimo Sferso da Genova, mi illustrò la nave.
    Mi portò dapprima nella stiva, poco accogliente, causa la tonnellata di marmo, poi mi fece salire sui vari alberi: il più basso misura 7 metri, il più alto 35; Poi le cabine per l’equipaggio, per gli ufficiali e per i Capitani, ed infine la stanza in cui avrei passato la maggior parte del mio tempo. Mi ritirai in coperta con Simon. Parlammo una ventina di minuti e giungemmo ad una conclusione: andiamo a Tallinn. Tornammo sul ponte e il signor Sferso accettò le nostre conclusioni, era impossibile attraccare a Bruges, i moli sono troppo piccoli e stretti.

    Tallinn, 4 Settembre 1350

    Avevo avvisato con un corriere veloce il Sindaco di Tallinn di tenere il molo CX-23, il più grande, libero per il giorno 4 settembre. Nonostante la pesante stazza della fregata, e la stiva piena di marmo, io e Simon con la “Dea della Guerra” facevamo fatica a starle dietro, con soli otto uomini di equipaggio più noi due. Era veramente veloce.
    Alle 3:00 del mattino giungemmo a Tallinn. Per entrare nel porto la fregata impiegò ben 5 ore, a causa delle manovra che doveva fare per non urtare gli scogli, le banchine e le altre navi.
    Finalmente alle ore 10:00 la possente nave gettò le ancore. La città, già sveglia e laboriosa, assisteva all’evento da molti considerato incredibile. Il sindaco mi accolse a braccia aperte. Ci salutammo e gli offrii di bere un buon bicchiere di vino del Chianti, il signor de Medici mi aveva inviato una botte da 10 litri, affidandola al Capitano, alla Corporazione. Entrammo e tutti mi chiedevano tutto sulla nuova nave. Allora cominciai raccontando dello sfortunato episodio capitato a mio padre: l’unico in grado di curarlo era il signor De Medici. Allora, abbiamo preso “L’Inarrivabile” con la quale siamo giunti a Firenze. Lì, ho eseguito vari acquisti: marmo, vino, spezie pregiate e stoffe. Al porto, il mattino dopo, intanto che ci preparavamo a salpare, al cantiere navale mi hanno illustrato questo modello di nave e ho chiesto di costruirmene una e di inviarla a Bruges. A Bruges il porto era troppo piccolo per permettere alla nave di entrare, con il Capitano abbiamo quindi deciso di tornare a Tallinn, dove fra poche ore battezzerò la nave. Ascoltata la mia storia, tutti i presenti alla Corporazione decisero un brindisi alla mia salute. Bevvi il calice di vino e con Simon mi diressi al mio ufficio commerciale. Otto mi attendeva per la firma delle carte. Ci salutammo, gli offrii un boccale di vino, e mi informò di tutto. Firmai le varie carte per la costruzione delle capanne da caccia e poi Otto mi mise al corrente dell’accaduto in mia assenza. Ieri il Capitano Cekiloski era partito per la settima volta. L’incasso lordo è di Marchi 350.000, detraendo stipendi, manutenzione e costo delle merci restano 150.000 Marchi. Otto era andato a vedere il terreno per la costruzione delle imprese e secondo lui si potevano tranquillamente costruire 20 capanni di caccia. Infine i due vascelli erano nella rotta commerciale prevista, mentre la caravella aveva distrutto quattro imbarcazioni pirata.