00 10/01/2008 19:21
Alitalia, il piano di Spinetta

Air France: nuova flotta e 1750 esuberi

Costruire un grande campione europeo: è questo l'obiettivo di Jean Cyrill Spinetta, il numero uno di Air France. Lo ha spiegato al termine di "una giornata di lavoro molto intensa" a Roma. Spinetta, in una conferenza stampa, ha detto di aver spiegato a tutti i suoi interlocutori "la dimensione del progetto" di acquisizione di Alitalia. "Air France e Klm non intendono rilevare Alitalia, così come Air France non ha rilevato Klm".




Si tratta- ha ribadito- di " costruire insieme, con tre grandi compagnie, un campione all'altezza delle sfide che incontrera' il settore". La compagnia della Magliana non diventerà, come ipotizzato da qualcuno, "regionale", al contrario c'è un progetto di sviluppo che muoverà i primi passi proprio "nella logica del piano industriale varato dal presidente di Alitalia Maurizio Prato" ha sottolineato.
Da fare subito per Air France è il rinnovamento della flotta "sul medio raggio, con il petrolio a 100 dollari al barile, macchine come gli Md 80 non sono più sul mercato. Alitalia deve acquisire o noleggiare airbus o boeing. Sul lungo raggio, inoltre, la soluzione ideale sarebbe quella di arrivare a una flotta omogenea B 777-200 che l'aeromobile piu' adatto per il lungo raggio di Alitalia".

1750 ESUBERI PER ALITALIA
Quanto agli esuberi, ha confermato i 1.750 in Alitalia Fly, assicurando di aprire una discussione il Governo su ammortizzatori sociali come la mobilità e la cassa integrazione. Il manager ha poi assicurato che se Air France-Klm raccoglierà tutte le azioni di Alitalia, i titoli del gruppo Air France-Klm-Alitalia saranno quotate anche alla Borsa di Milano. Quanto alla quota pubblica italiana nel futuro gruppo "è difficile da stabilire ora".

LA QUESTIONE MALPENSA
Decisa invece la posizione di Spinetta su Malpensa: "Quando guardiamo alle prestazioni economiche di Alitalia in questi ultimi anni constatiamo che la stragrande maggioranza delle perdite deriva dalla gestione dello scalo milanese, è un dato di fatto. Continuare a ignorare questo, significa portare Alitalia alla scomparsa".

BONOMI (SEA), SPINETTA SUPERFICIALE
"Che Malpensa sia stata la causa principale della crisi di Alitalia è un'affermazione generica e superficiale": non usato invece mezzi termini il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi per commentare le affermazioni del numero uno di Air France, Jean Cyril Spinetta, che ha individuato nello scalo milanese l'origine dei mali di Alitalia. Il numero uno della società che gestisce gli scali milanesi ha poi invitato Spinetta a "indagare altrove".

"Come fa a essere in perdita una compagnia aerea che a Malpensa ha una percentuale di riempimento degli aerei pari al 74,2% quando i suoi principali competitors hanno percentuali inferiori e nonostante cio' guadagnano?" ha sottolineato Bonomi. Anche sulle tratte di lungo raggio con scalo a Malpensa la compagnia di bandiera, ha ribadito Bonomi, ha avuto nel corso degli ultimi anni "performance eccellenti" in grado di fare "la fortuna di qualsiasi compagnia aerea".

"Il load factor nel 2005 per queste tratte - ha aggiunto il presidente della Sea - e' stato dell'81%, nel 2006 del 83% e nel 2007 dell'84%".
"L'unica spiegazione delle affermazioni del numero uno di Air France potrebbe essere che sul conto economico delle singole tratte operate a Malpensa da Alitalia vengano caricate perdite originate altrove e collegate al modello industriale della compagnia aerea" ha chiuso corto Bonomi.

AIR FRANCE: NESSUNA ACCUSA ALLA SEA
Presto però è arrivata la precisazione di Air France, che non attribuisce le perdite di Alitalia alla gestione manageriale di Sea-Aeroporti di Milano, ma "alla insostenibilità della attuale organizzazione basata su due hub".
"Per questo motivo -dice una nota del vettore francese- il piano di risanamento e sviluppo prevede che a Milano continueranno ad operare i voli diretti verso tutte le principali destinazioni con sufficienti flussi di traffico, migliorandone la qualità, soprattutto per la clientela business. Questa nuova organizzazione dei voli sarà la base per consentire ad Alitalia di tornare a crescere e riconquistare le proprie naturali quote di mercato nel Nord Italia e sarà sviluppata sia nelle rotte a medio che a lungo raggio".

I SINDACATI NON CI STANNO
Fredda l'accoglienza a Spinetta da parte di Cgil, Cisl e Uil che hanno chiesto, al governo, con una lettera, un incontro "urgentissimo" per conoscere le strategie sull'operazione e sull'intero sistema del trasporto aereo in Italia perchè "il Tesoro è l'azionista e resta l'interlocutore fondamentale per il sindacato". Palazzo Chigi ha fatto sapere che una convocazione potrebbe arrivare già la prossima settimana.
Intanto, il presidente di Alitalia, Maurizio Prato, ha parlato di Malpensa con i leghisti Roberto Maroni e Roberto Calderoli, che hanno conservato tutti i timori sul futuro dello scalo, sui posti di lavoro e gli investimenti.

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