Divorzio all'inglese
Anche nello scisma d'Inghilterra del 1534, com'è ovvio, ci fu di mezzo un papa (e una causa matrimoniale). Ma ancora prima del divorzio di Enrico VIII, fu la tubercolosi di suo fratello all'origine della separazione tra Chiesa romana e Chiesa anglicana. Il principe Arthur aveva sposato Caterina d'Aragogna a sigillo del legame oilitico tra Inghilterra e Spagna. Ma dopo appena cinque mesi di vita coniugale, il 2 aprile 1502 l'erede al trono era morto per una malattia fulminante (sembra appunto tubercolosi). Tuttavia una provvidenziale dispensa papale aveva permesso alla giovane vedova di rimpiazzare Arthur con il fratello minore Enrico. La coppia, però, non aveva avuto figli maschi ed Enrico, ormai re d'Inghilterra, aveva preso e preteso quell'unione al limite dell'incesto per chiedere l'annullamento del matrimonio.
Oggi avrebbe potuto rivolgersi a un avvocato divorzista, ma allora occorreva il benestare del papa. Che non ci fu. Nonostante questo, il re, invaghito dalla dama di corte Anna Bolena, volle cambiare moglie. Subito da Roma arrivò un bel regalo di nozze: la scomunica per i novelli sposi. Invece i pentirsi, Enrico ruppe i rapporti con il papato e si fece proclamare capo supremo della Chiesa d'Inghilterra. Lo scisma era compiuto.
Chi invece rimase sempre fedele alla chiesa, battendosi fino all'ultimo contro i musulmani, fu il re di Gerusalemme Baldovino IV. Bello e intelligente come i principi delle fiabe, questo sovrano di origini francesi era stato preda già da bambino di un inguaribile morbo: la lebbra. Eppure le piaghe non gli mpedirono di combattere fino alla fino contro Saladino e il suo esercito, con il viso coperto di bende e la spada impugnata con la mano sinistra, dopo che la malattia gli aveva fatto cadere le dita ddell'altra. Ancora nel 1183, quasi cieco e con le braccia immobilizzate, aveva partecipato in lettiga alla battaglia per la liberazione del castello di Moab. Tanta fatica per niente: dopo la sua morte, a soli 24 anni, il Saladino conquistò in breve tempo al Città Santa. I successori del re erano troppo impegnati a litigare fra loro per il trono per pensare alla difesa di Gerusalemme.