00 31/01/2008 14:57
•La Restaurazione

Al ritorno del regime monarchico s’accompagnò un ritorno del gusto del periodo carolino che cortigiani avevano portato con se nell’esilio e modificato al contatto con la Francia. È la corte, per l’ultima volta, a dare il tono in letteratura. Dall’esilio, i cortigiani di Carlo II recavano un riflesso che aveva alimentato la letteratura elisabettiana ed era giunto all’estremo sviluppo con la scuola metafisica fu superato dal sopravvento della ragione, da una ricerca d’equilibrio nello stile. Il modo di parlare, secondo la Royal Society (15 luglio 1662) doveva essere aderente, schietto, naturale, semplice come quello degli artigiani, degli agricoltori, dei mercanti. Si doveva tornare alla primitiva purezza e concisione. Il maggior esponente di questa tendenza e John Dryden.