00 31/01/2008 14:50
•Geoffrey Chauser

Nato a Londra tre il 1340 e il 1345, discendeva da una famiglia che esercitava il commercio del vino e della lana. Nel 1357 viene assunto in qualità di paggio a corte. Fu educato in un ambiente saturo d’influsso francese. Nel 1360 sposò una delle damigelle della regina. Partecipò a numerose spedizioni e missioni diplomatiche. Fu in Italia almeno due volte: nel 1372-3 per trattare con Genova la scelta di un porto in Inghilterra e nel 1378, a Milano per cercare di assicurare all’Inghilterra l’aiuto dei milanesi nella guerra contro la Francia. Dopo queste missioni riportò con se in patria impressioni di uomini e manoscritti ad opera di Dante, Boccaccio e Petrarca. Si rivelò presto seguace dei grandi modelli italiani. Con l’entrata di re Riccardo nella maggiore età (1389) si aprì un nuovo periodo favorevole a Chauster che ebbe nuove cariche. L’ultima carica di vice-intendente forestale del parco di North-Patherthon nel Sommersetshire nel 1391 lo portò a risiedere in quella lontana provincia fino ad un anno prima della morte che avvenne a Londra nel 1400. Questa carriera dedicata agli affari sembrerebbe a prima vista tutt’altro che favorevole allo sviluppo di un poeta, ma non è così perché il contatto che Chauser ebbe per tutta la via con i veri strati della società: dalla corte ai plebei, dai mercanti agli artigiani ai letterati, favorì l’amore per la poesia. La cultura di Chauser e dei grandi studiosi della sua epoca conosce i classici latini. L’opera principale di Chauser è “Canterbury Tales” (I racconti di Canterbury). La data di concezione di Canterbury Tales si fa risalire al 1386 o all’anno successivo. Sono racconti narrati da pellegrini disperati per carattere e vocazione che si recano in pellegrinaggi al santuario del santo nazionale. L’opera fu compiuta in parte, si hanno 21 racconti completi e 3 incompleti. In questi racconti tutte le note sono toccate, dal patetico al devoto. Le novelle sono narrate con vivezza dialogica e drammatica. I caratteri dei pellegrini sono tratteggiati con penetrazione psicologica e umorismo. Nel suo capolavoro Chauser dà una sintesi del Medioevo non meno grandiosa di quella di Dante. Il Medioevo da lui descritto è un’epoca in declino. La società feudale e la Chiesa: i due capisaldi del mondo medioevale mostrano segni profondi di decadenza, lo spirito di una nuova classe, la borghesia, faceva sentire il suo richiamo alla natura e alla religione. I Canterbury Tales sono un gaio e variopinto corteo di un’epoca di cortei, di tornei, di cavalleria. L’affermazione comunemente ripetuta che Chauser non è il padre della lingua inglese è errata, infatti usò il linguaggio corrente a Londra nel suo tempo.