L'Illuminismo

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Monese
00lunedì 18 febbraio 2008 19:54
Illuminismo

« L'illuminismo è l'uscita dell'uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso. Minorità è l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se stessi è questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza! – è dunque il motto dell'illuminismo. »
(Risposta alla domanda: che cos'è l'Illuminismo?, Immanuel Kant)

L'Illuminismo fu un movimento culturale e filosofico che si diffuse in Europa dall'inizio del XVIII secolo fino alla Rivoluzione francese.

Indice
1 Il Secolo dei lumi
2 Diffusione dell'Illuminismo
2.1 Italia
2.1.1 Napoli capitale illuministica
3 Eredità dell'Illuminismo
4 Precursori dell'Illuminismo
5 Alcune figure importanti di filosofi e scrittori dell'Illuminismo
6 Voci correlate
7 Bibliografia




Il Secolo dei lumi
Nel periodo conosciuto come Età dell'Illuminismo, l'Europa del XVIII secolo fu testimone di notevoli cambiamenti culturali, caratterizzati, fra l'altro, dall'esame sempre più critico della fede nelle tradizionali autorità religiose e dalla conseguente esaltazione di idee laiche e principi razionali e scientifici, nell'ottica di una progressiva e totale emancipazione dell'uomo dalle tenebre in cui, secondo gli illuministi, egli sarebbe stato tenuto dall'oppressione religiosa: libertà, uguaglianza, fraternità (o fratellanza), diritti umani, scienza, pensiero razionale, autonomia del potere politico e laicità dello Stato.

Una certa influenza sull'Illuminismo, tuttavia, si può ricondurre anche ad alcuni aspetti collaterali e minori della vita religiosa del tempo, quali ad es. i resoconti dei viaggi dei preti cattolici in Cina, che servirono come modello per un secolare despota illuminato.

Le sollevazioni dell'Età dei Lumi portarono direttamente alla Rivoluzione Americana così come alla Rivoluzione Francese e influenzarono significativamente la Rivoluzione industriale. Le idee dell'Illuminismo, in particolare il liberalismo inglese, ebbero poi una notevole influenza nella stesura della Costituzione degli Stati Uniti e di quelle che seguirono, soprattutto negli stati europei.

L'Illuminismo fu anche segnato dal sorgere del capitalismo e dall'ampia circolazione di materiale stampato. L'Encyclopédie francese, in questo senso, fu la più importante sintesi del pensiero illuminista, la quale riassumeva al suo interno tutto il sapere del tempo, combinando articoli più marcatamente filosofici, con altri dedicati alle scienze, alle arti e alla tecnica che proprio allora cominciava ad assumere un suo proprio sviluppo.

Un'importante risposta all'Illuminismo all'interno della comunità ebraica europea fu il movimento Haskalah.

Il concetto di un singolo movimento di dimensioni europee può indurre in confusione, essendo in realtà un riflesso del reale predominio culturale del pensiero francese, all'interno del movimento illuminista. È tuttavia possibile analizzare diversi movimenti nazionali.

Il termine "illuminismo" era usato dagli scrittori del tempo, convinti di provenire da un'epoca di oscurità e ignoranza e di dirigersi verso una nuova età, segnata dall’emancipazione dell'uomo e dai progressi della scienza sotto la guida dei "lumi" della ragione. L'illuminismo ebbe come principali centri di diffusione l'Inghilterra e la Francia.
L’Inghilterra era stato il Paese dove meglio si era affermato l’empirismo, un orientamento di pensiero filosofico che riconduceva la conoscenza all'esperienza dei sensi, negando l'esistenza di idee innate o di un pensiero a priori ("ciò che viene prima" ossia una conoscenza che si acquisisce prescindendo dall'esperienza, cioè mediante il solo ragionamento deduttivo).
Tratti comuni alle dottrine empiriste sono l'attenzione per i dati empirici come si presentano nella percezione, l’uso del metodo induttivo rispetto a quello deduttivo, la riduzione dei concetti universali a semplici nomi o rappresentazioni mentali, l'anti-metafisica, lo sperimentalismo. Dalla "filosofia sperimentale" dello scienziato inglese Newton gli illuministi assunsero una concezione del pensiero scientifico secondo la quale, la ragione umana, attenendosi all'esame dei fenomeni, procede verso i principi, fino a pervenire, come dimostrava la scoperta della legge della gravitazione universale, a un quadro unitario del mondo fisico.
L'illuminismo ebbe per precursori anche pensatori razionalisti come il francese Descartes, del quale i filosofi del XVIII secolo rifiutavano la pretesa di una conoscenza deduttiva derivante da idee innate e da principi noti a priori, ma facevano propria l'esigenza di "chiarezza e distinzione" delle idee, rifiutando il tradizionale principio d'autorità.
Molti illuministi, rifiutando la metafisica, cercarono la conferma di una visione naturalistica e laica (ma non necessariamente atea: piuttosto diffuso fu invece il deismo, ovvero una credenza religiosa completamente razionalizzata, caratterizzata dalla credenza nell'Essere Supremo, chiamato anche Grande Architetto dell'Universo) della realtà, propugnarono la tolleranza e polemizzarono contro le superstizioni e i pregiudizi. Sulla base di questi presupposti, non pochi autori e intellettuali teorizzarono un anticlericalismo e un attacco alla Chiesa, soprattutto quella cattolica, che, in non pochi casi, come ad es. con Voltaire, assunse contenuti e toni molto efficaci e potenti, in particolare per la polemica contro il dogmatismo e il fanatismo, proprio di tutte le religioni positive. Nell'illuminismo si incontrarono aspetti eterogenei, della filosofia e della cultura moderne, dalla rivoluzione scientifica avviata da Copernico e Galilei alle ripercussioni culturali indotte dalle esplorazioni geografiche, dal razionalismo di Descartes all'empirismo di Locke.
L'illuminismo fu portavoce del moderno spirito scientifico, che rifiutando l’autorità di Aristotele e della Bibbia rivendicò l'osservazione diretta dei fenomeni e l'uso autonomo della ragione. La fiducia nella ragione, coniugandosi con il modello sperimentale della scienza newtoniana, sembrava rendere possibile scoprire sia le leggi del mondo naturale, sia quelle dello sviluppo sociale. Si pensò allora che, usando saggiamente la ragione, sarebbe stato possibile un progresso indefinito della conoscenza, della tecnica e della morale.

L'atteggiamento della Chiesa era quindi decisamente ostile alle scoperte scientifiche; a partire da quelle di Niccolò Copernico, Johannes Kepler, Galileo Galilei, Isaac Newton (...) e costrinse gli scienziati dell'epoca a rinunciare alla divulgazione delle loro teorie. Tuttavia la scienza continuava a diffondersi, soprattutto nel campo dell'astronomia e della fisica, ma anche in quello della nascente biologia, degli studi sulle piante, sulla formazione dei ghiacci ed altro. La cultura che nel '600 si era manifestata con l'arte barocca, si esprimeva ora in un movimento, l'Illuminismo, così chiamato per la sua fede nei lumi della ragione umana, che potevano "sconfiggere" le tenebre dell'ignoranza tipiche del Medioevo.



Diffusione dell'IlluminismoL’illuminismo si diffuse rapidamente in Europa e nelle colonie nordamericane, ma la Francia enumerò molti spiriti eminenti. Il giurista e filosofo della politica Charles de Montesquieu, uno dei primi esponenti del movimento, esordì pubblicando scritti satirici contro le istituzioni Lettere Persiane (1721), seguiti anni dopo da uno studio sulle istituzioni politiche, Lo spirito delle leggi (1748), il suo più importante scritto.
A Parigi Denis Diderot, autore di numerosi trattati filosofici, incominciò la pubblicazione dell'Encyclopédie nel 1750, avvalendosi della collaborazione del matematico D'Alembert. L'Encyclopédie dava dignità alle arti e tecniche viste in passato come discipline inferiori a letteratura, arte, scienze, teologia e filosofia. Tale opera fu, non solo un compendio di conoscenze, ma anche un mezzo di diffusione dell’illuminismo e di critica degli oppositori. Il più rappresentativo tra gli scrittori illuministi francesi fu Voltaire, che iniziò la sua carriera come drammaturgo e poeta e fu autore di pamphlets (opuscoli satirici e polemici), saggi, satire e racconti brevi nei quali divulgò la scienza e la filosofia della sua epoca. Il filosofo intrattenne inoltre una voluminosa corrispondenza con scrittori e sovrani europei. Gli scritti di Jean-Jacques Rousseau, come Il contratto sociale (1762), l'Emilio (1762) e le Confessioni (1782), esercitarono una profonda influenza sulle teorie politiche e pedagogiche del secolo seguente e diedero impulso al romanticismo ottocentesco.
L'illuminismo fu anche un movimento profondamente cosmopolita: pensatori di nazionalità diverse si sentirono accomunati da una profonda unità d’intenti, mantenendo stretti contatti epistolari fra loro. Furono illuministi Pietro Verri e Cesare Beccaria in Italia, Benjamin Franklin e Thomas Jefferson nelle colonie americane. Durante la prima metà del XVIII secolo, molti tra i principali esponenti dell'illuminismo furono perseguitati per i loro scritti o furono messi a tacere dalla censura governativa e dagli attacchi della Chiesa, ma negli ultimi decenni del secolo, il movimento si affermò in Europa ed ispirò la rivoluzione americana. Il successo delle nuove idee, sorretto dalla pubblicazione di riviste e libri e da nuovi esperimenti scientifici inaugurò una moda diffusa persino tra i nobili e il clero. Alcuni sovrani europei adottarono le idee e il linguaggio dell'illuminismo. Voltaire e altri illuministi, attratti dal concetto di filosofo-re che illumina il popolo dall'alto, guardarono con favore alla politica dei cosiddetti despoti illuminati, come Federico II di Prussia, Caterina II di Russia e Giuseppe II d'Austria.
La Rivoluzione francese, espressione dell'ala più rivoluzionaria dell'Illuminismo radicale, pose fine alla diffusione pacifica, ma talvolta anche solo elitaria, dell’illuminismo e, per i suoi episodi più sanguinosi, gettò discredito sull'illuminismo. Molti filosofi illuministi presero le distanze dagli eccessi rivoluzionari di Robespierre. La polemica romantica, agli inizi del XIX secolo, avversò la sottovalutazione delle tradizioni e della storia, la propensione per l'ateismo, l'indiscriminata esaltazione della razionalità. L’illuminismo si diffuse fra ampi strati della popolazione preparando l’avvento dell’età contemporanea. Iniziò inoltre a dare l'idea di cosmopolitismo allargando il pensiero a tutti i popoli e contribuì a tutte le moderne forme di razionalismo.

Monese
00lunedì 18 febbraio 2008 20:37
Italia
In Italia la "nuova filosofia", arrivata dai frequenti contatti con la vicina Francia, venne assorbita ed elaborata da parecchi intellettuali, solo per citarne alcuni: i fratelli Pietro Verri e Alessandro Verri, Cesare Beccaria, Gian Rinaldo Carli. Le città illuministiche per eccellenza furono Napoli e Milano.


Napoli capitale illuministica
L'illuminismo, in Italia, era particolarmente attivo a Napoli. La città, con la capitale francese, fu quella che meglio espletò il "secolo dei lumi"; infatti, non assorbì semplicemente questa corrente, anzi, la "generò" in buona parte. Il secolo settecentesco portò soprattutto "novità architettoniche"; rilevanti furono le costruzioni di imponenti edifici pubblici, fra tutti, il Real Albergo dei Poveri, tra le più grandi costruzioni settecentesche, tipicamente illuminista: lunga ben 354 metri ed una superficie utile di 103.000 mq. Politicamente, la presa di posizione anticuriale ed antifeudale del governo napoletano portò alle più svariate "curiosità illuminate", queste, di sua volta, generarono consensi pubblici, divenendo veri e propri modelli d'ispirazione: in particolare, gli studi filosofici che riscossero successo anche all'estero.

È essenziale citare anche la nascita della scuola economica di Antonio Genovesi, che portò di conseguenza una ventata fortemente innovativa nel campo dell'economia nazionale e non solo: la scuola nacque in seguito ai sempre più richiesti "nuovi metodi";

Monese
00lunedì 18 febbraio 2008 20:38
Eredità dell'Illuminismo
È innegabile che molte filosofie e culture politiche umanistiche e razionalistiche mettono le radici nell'Illuminismo; esso è presente anche insieme ad altre culture in molti ambiti della civiltà successiva al "Secolo dei Lumi": nel liberalismo e nel radicalismo, innanzitutto, ma anche nel socialismo, i cui primi semi furono una filiazione degli ultimi, illuministici e rivoluzionari giacobini (in primo luogo Babeuf), nel razionalismo, nella democrazia moderna e nell'idea stessa di laicità, che nacque con la riflessione di filosofi come Voltaire e altri esponenti della cultura illuminista. Molte idee illuministe permangono ancora oggi nella Massoneria, in particolar modo in quella di ispirazione francese, più laica e progressista di quella di ispirazione anglosassone. Molti dei principali esponenti dell'illuminismo internazionale furono, infatti, massoni: da Diderot a Voltaire fino a Benjamin Franklin.

Monese
00lunedì 18 febbraio 2008 20:39
Precursori dell'Illuminismo
Jean Meslier, curato di campagna che nel 1729 lasciò un testamento ateo
Polish Brethren
Giambattista Vico, fu un modello per i filosofi napoletani, ma le sue idee si svilupparono diversamente
Baruch Spinoza

Alcune figure importanti di filosofi e scrittori dell'Illuminismo
Thomas Paine
Jean le Rond d'Alembert
Gian Rinaldo Carli
Denis Diderot
Edward Gibbon
David Hume
Stanislao Konarski
Gotthold Lessing
John Locke
Charles de Montesquieu
Marchese de Sade
Jean-Jacques Rousseau
Adam Smith
Voltaire
Benjamin Constant
Immanuel Kant
Pierre Bayle
Marchese di Condorcet
Paul Henri Thiry d'Holbach
Étienne Bonnot de Condillac
Benjamin Franklin
Conte di Buffon
Giuseppe Parini
Antonio Genovesi
Antonio Zanon
Pietro Verri
Cesare Beccaria
Pietro Giannone
Cosimo Amidei
Claude-Adrien Helvétius


FINE
$Mikaijl Bovrosz$
00martedì 19 febbraio 2008 15:54
non hai citato le fonti.
Scandro997
00martedì 19 febbraio 2008 16:25
WIKIPEDIA
$Mikaijl Bovrosz$
00martedì 19 febbraio 2008 22:26
Visto e appurato, un ringraziamento a scandro.

Mon, ti ricordo che non è concesso copiare contenuti da wikipedia.

Questo è tutto M.E [SM=x1329953]
ATTILA FLAGIELLO DI DIO
00sabato 3 maggio 2008 13:58
Sorry,ma inoltrerò la richiesta di cestinaggio al pirata.
il pirata di lubek
00giovedì 8 maggio 2008 22:52
Re:
ATTILA FLAGIELLO DI DIO, 03/05/2008 13.58:

Sorry,ma inoltrerò la richiesta di cestinaggio al pirata.




accordato, lascia stare il messaggio privato, lo farò io stesso.
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