Recensione letteraria

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Monese
00mercoledì 5 settembre 2007 10:28
il 5 di ogni mese
5 settembre

Arte

Caravaggio

Si potrebbe a buon diritto incominciare una storia del problema critico «Caravaggio» con un paragrafo intitolato: «Un mito moderno: il pittore rivoluzionario», o qualcosa di simile.
Un mito che nasce, più di mezzo secolo dopo la morte del pittore, dalle pagine (a loro modo lucide e acute) del più aulico ed autorevole biografo seicentesco Giovan Pietro Bellori, il quale, in un discorso tenuto all’Accademia di San Luca (di cui era segretario) su L’idea del pittore, dello scultore e dell’architetto scelta dalle bellezze naturali superiori alla natura… (1664), contrappone alla «ragione» ed alla «verità» degli «spiriti elevati» l’«opinione» «del popolo», il quale, per «amore di novità», approva le posizioni di «coloro che si gloriano del nome di naturalisti» e «non si propongono nella mente idea alcuna», «simili a Leucippo e a Democrito che con vanissimi atomi a caso compongono li corpi».
Monese
00mercoledì 5 settembre 2007 10:31
Narrativa


L'isola


L’isola è un romanzo di coscienza, di scoperta, anche meravigliata, di come possa esistere e si possa costruire una vita tutta nostra senza condizionamenti che ci portano alla completa omologazione.


Nel caso specifico l’isola è quella d’Elba, ma la vera “isola” è quella in cui siamo prigionieri, per consuetudini, per educazione, per un modo di vita imposto dagli altri.
Nonostante un inizio un po’ verboso, ma utile per definire questa sorta di clausura che permea il protagonista, come del resto tutti gli uomini, questo romanzo prende quota gradualmente, grazie a una prosa snella e alla capacità dell’autore di creare nuove aspettative. C’è anche uno sfondo giallo, legato ad alcuni avvenimenti di “mala politica” accaduti veramente all’isola d’Elba, ma è ovviamente un pretesto, per quanto accortamente utilizzato, per dare una svolta, una soluzione ai problemi esistenziali del personaggio principale e dei suoi due amici.
In effetti, Regini sembra volerci dire che, per creare una propria vita, se non ci si riesce da soli, ci si può arrivare con l’amicizia.
E così, oltre alla libertà di poter rompere il guscio che ci circonda, l’altro modo di lettura di questo testo è dato dal valore dell’amicizia, grazie alla quale, infatti, il protagonista e i due suoi più fidati compagni di vita potranno infine vivere felici e contenti.
Regini ha saputo costruire una trama efficace, disegnando in modo preciso i personaggi, con un’ambientazione e un’atmosfera intensa come in un thriller, ma notevolmente realistica.
L’ho letto quasi d’un fiato e lo consiglio vivamente, perché, vi assicuro, non ve ne pentirete.

Monese
00mercoledì 5 settembre 2007 10:32
Ragazzi

Il giardino segreto

Una bimba venuta da un modo così diverso dall’Inghilterra; un bimbo vissuto sempre in Inghilterra ma che di essa non aveva neanche calpestato un granello di polvere.
Due ragazzi ai quali la vita ha inferto subito un duro colpo. Due ragazzi ignari delle ricchezze e delle bellezze che la natura , un amico possano donare.
Ed ecco che un semplice ragazzo di campagna, Dickon, comincia a dipanare una matassa soffice che dolcemente risveglia l’amore per la natura, per l’avventura, per gli animali e pian piano sbiadisce la crudeltà di certi ricordi che hanno bloccato il normale scorrere della vita.
La scoperta di un giardino, che nasconde un segreto ancora taciuto e doloroso, che non vuole essere dimenticato; che vuole tornare a vivere e con l’amicizia e l’amore di Mary, Dickon e Colin torna ad essere un vero giardino che riporta il profumo delle stupende rose che schiudendosi, risvegliano ricordi non più dolorosi ma dolcissimi come il loro stesso profumo.
Un libro che serenamente ci accompagna anche nei meandri più oscuri della vita, insegnandoci che anche nel buio più assoluto c’è uno spiraglio di luce.
Monese
00mercoledì 5 settembre 2007 10:33
Storia

Alla ricerca del Medioevo

Da cultore del Medioevo non posso che essere entusiasta dell'ultima fatica
di Jacques Le Goff. Il grande storico si veste da divulgatore ed in una
lunga intervista ci mostra in maniera assolutamente chiara come molte delle
nostre convinzioni sul Medioevo siano approssimative, se non completamente
errate. La nuova storiografia ha da anni rivalutato la concezione di questo
periodo storico, rendendo giustizia alla sua funzione di radice dell'Europa
ad esempio, tema per noi attualissimo. Le Goff spiega a tutti noi quanti e
quali siano i debiti che abbiamo verso quegli uomini che abbiamo sempre
considerato cupi, inginocchiati a pregare, timorati di Dio e di tutte le
derive della Chiesa, sporchi, illetterati e quant'altro. In realtà il
Medioevo ebbe i suoi splendori e le sue miserie come tutti gli altri "evi":
un uomo del futuro potrebbe ritenerci incivili, se vedesse solo gli orrori
del nostro tempo, le guerre, lo sfruttamento dei paesi poveri, la fame e la
povertà di interi continenti. Allo stesso modo una certa storiografia ci ha
sempre mostrato solo alcuni aspetti del Medioevo: ad esempio se è vero che
l'Inquisizione è stato uno strumento esecrabile di tortura, è altrettanto
vero che ha rappresentato per l' Italia il germe del nostro sistema
giuridico, con le sue sedi ramificate in tutto il paese. Oltre che
affascinante, questo millennio ci ha insegnato tante cose, materiali e
spirituali, ci ha consegnato figure immortali come Sant'Agostino, Dante,
San Francesco, Carlomagno, Gregorio VII e cercare di conoscerle meglio, non
può che aiutare le nostre coscienze a capire da dove veniamo e dove
potremmo andare a finire...visto che ci sentiamo tutti europei, senza
sapere su cosa questa benedetta Europa ( culturale, si intende! ) si fonda.
ATTILA FLAGIELLO DI DIO
00mercoledì 5 settembre 2007 13:39
Terra


Terra ! è il primo romanzo di Stefano Benni, che trae ispirazione dai racconti di fantascienza ambientati nell'era post-atomica, molto diffusi durante la guerra fredda.

Nel 2157, la Terra è ricoperta da una nube di scorie radioattive, che la priva del calore del sole. Gli uomini, tra le poche specie sopravvissute, sono costretti in megalopoli sotterranee stratificate in livelli, cibandosi di Mouseburger e abbinando al lavoro principale quello svolto nelle sale della prostituzione.

Gli unici edifici che si sollevano dal manto di neve sono i grattacieli delle tre grandi alleanze che si dividono ciò che resta del mondo: la Federazione Sineuropea, che unisce Europa e Cina, l'impero militare Samurai, dei Giapponesi, e l'impero Amerorusso, che raccoglie americani, russi e sceicchi arabi. All'interno di ciascun blocco di potere vi sono varie correnti, che mirano prevalentemente a far tacere le opposizioni.

Il ritrovamento da parte dei Sineuropei di una capsula rispedita da un esploratore spaziale, contenente un messaggio che annuncia la scoperta di una nuova Terra, riaccende le speranze di poter tornare a vivere su un pianeta a misura d'uomo.

Da Parigi parte una spedizione formata da uno scienziato, un pilota di astronavi ex-ribelle, una telepate e un tecnico. La notizia ben presto però si diffonde in tutto il mondo, e gli Amerorussi e i Samurai inviano le loro navi nello spazio per impadronirsi del pianeta prima dei Sineuropei.

Intanto, sulla Terra, un vecchio saggio cinese e un bambino prodigio, cercano di risolvere il mistero della civiltà inca, che li porterà a scoprire "il cuore della Terra".

Due avventure magicamente legate, un finale a sorpresa: fantascienza, certo, ma anche fiaba, magia, memoria di civiltà lontane, riflessione politica e filosofica.

Voto


10. A dir poco eccezionale, lo consiglio anche a chi non ama il genere

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