Dopo aperture Air France ai sindacati
E' il turno del Cda di Alitalia. Saranno gli amministratori della compagnia di bandiera a dire la loro sull'esito del confronto tra Air France e i sindacati e sulle proposte uscite dall'incontro. I sindacati apprezzano, ma con qualche riserva, le aperture venute dal numero uno della compagnia francese Jean-Cyril Spinetta, e sono comunque pronti a continuare a trattare.
In particolare, alla Fit-Cisl sottolineano la presenza di "timide aperture" che sono però ancora "insufficienti", mentre la Filt-Cgil è disposta a proseguire la trattativa e a fare il possibile per cercare un'intesa. L'Anpac mette invece in evidenza l'esito a rischio senza aperture sulla questione cargo e l'Up sottolinea che sul nodo piloti c'è ancora distanza. Intanto la proposta di accordo quadro che Air France-Klm d'intesa con Alitalia intende inviare ai sindacati potrebbe arrivare già giovedì sera dopo la riunione del Consiglio di amministrazione del gruppo franco-olandese. Mentre il confronto di Alitalia e Air France con i sindacati riprenderà venerdì prossimo nel pomeriggio.
L'ESITO DEL CONFRONTO, SPINETTA: NESSUNO RESTERA' A TERRA
"Non lasceremo nessuno a terra". "E' una base per il negoziato". E' cominciato e finito con queste dichiarazioni nel segno della distensione il secondo incontro tra il patron di Air France-Klm Jean Cyril Spinetta (nella foto in alto a destra) e i sindacati di Alitalia. Tra giovedì e venerdì ci sarà una nuova proposta e su questo nuovo piano partirà la trattativa vera e propria.
Segnali di apertura da Air France-Klm sulle condizioni per comprare Alitalia hanno riaperto il negoziato con i sindacati, che si è ora molto ammorbidito rispetto al "prendere o lasciare" del primo incontro di lunedì scorso. E Silvio Berlusconi attribuisce al suo appello agli imprenditori italiani per una cordata di casa nostra il merito di aver spinto Air France a trattare. "Registro di aver ottenuto dei successi: dopo l'appello agli imprenditori a tirar fuori l'orgoglio e a non perdere il controllo della compagnia Air France ha cambiato posizione. C'è una novità: siamo passati da condizioni irricevibili alla disponibilià a trattare.Ciò nonostante credo che la soluzione migliore sia una cordata di imprenditori italiani".
Una posizione accolta positivamente dai rappresentanti dei lavoratori, i quali intendono portare avanti le trattative a oltranza.
BONANNI: BISOGNA SALVARE MALPENSA
In particolare, il leade della Cisl Raffaele Bonanni dice che la disponibilità di Air France a modificare il suo piano sarà un primo risultato, ma quello vero ci sarà solo con il salvataggio di Malpensa e con le stesse garanzie che furono date a Klm. Questo significa che gli investimenti devono essere equivalenti a tutti i guadagni in Italia. "Se noi otteniamo il risultato con Air France" ha aggiunto Bonanni "avremo fatto qualche cosa in più di quanto il governo aveva previsto. Il governo ci ha laciato soli e in più non ci ha detto a che condizione a venduto. Stiamo trattando direttamente con l'acquirente ed è una condizione molto singolare perchè non stiamo trattando con il nuovo proprietario". Il segretario generale della Cisl assicura inoltre che i sindacati, sulla vicenda, sono molto uniti. Quanto alla scadenza del 31 marzo per raggiungere un accordo, fonti del Tesoro fanno sapere che la data era stata stabilita dal Cda di Alitalia e che, se il Cda ritenesse opportuno e nell'interesse dell'azienda far slittare questa data, il Tesoro, come qualsiasi azionista, ne prenderebbe atto.
VERSO UN PIANO SOCIALE PER I 2.100 ESUBERI
Il secondo faccia a faccia è durato sei ore e adesso si aspetta il documento su cui si riaprirà il negoziato. Sarà un piano che metterà a punto dunque anche una soluzione per i 2.100 esuberi individuati da Air France-Klm. Ma le nove sigle sindacali hanno chiesto che contenga, per iscritto, anche aperture su flotta e perimetro aziendale. Due nodi ancora da sciogliere. Non sembra infatti che Air France abbia cambiato posizione sul futuro delle attività full cargo di Alitalia che secondo il progetto di acquisizione prevede la chiusura nel 2010 con la messa a terra dei cinque Md11. Ma su questo punto, l'apertura del colosso d'oltralpe riguarderebbe la possibilità per 180 piloti giovani di passare direttamente nel gruppo franco-olandese (60 piloti l'anno nel triennio 2008-2010) con prospettive di una carriera veloce riducendo così il numero degli esuberi. Una proposta che per l'Anpac, pur esprimendo cauto ottimismo sull'andamento della trattativa, se non vedrà "ulteriori aperture rischierà di compromettere l'esito della trattativa". E anche per l'Unione piloti lo scenario per la categoria "continua a essere oscuro e di difficile gestione" anche per il taglio negli aeroplani di lungo raggio in quanto "il disegno della nuova Alitalia nell'arco di piano 2008-2010 è incentrato essenzialmente sul medio raggio con una flotta non adeguata e con una concorrenza feroce delle low-cost. Mercato dove è difficilissimo competere e realizzare utili".
Quanto alle attività di terra comprese in Alitalia Servizi, Spinetta ha parlato della possibilità di comprendere nel nuovo gruppo Air France-Klm-Alitalia tutte le attività svolte a Roma-Fiumicino, la manutenzione leggera e l'handling, allargando così il numero di lavoratori e di servizi che passerebbero direttamente nel nuovo perimetro. La nuova proposta di Air France-Klm dovrebbe aprire la strada a trattative mirate per raggiungere con i sindacati accordi categoria per categoria. In particolare, Spinetta ha spiegato che per Alitalia Fly chiede accordi distinti con piloti, assistenti di volo e personale di terra. Una strada che la Filt-Cgil "sconsiglia di seguire perchè sarebbe preferibile raggiungere prima una intesa generale". Da parte sua, il Sindacato dei lavoratori valuterà "situazione per situazione le ristrutturazioni e le riorganizzazioni di settori del gruppo anche se su Alitalia Servizi Air France, nonostante aperture su Alitalia Airport, sulla manutenzione resta ancora pesantemente aggrappato a posizioni iniziali".
AIR FRANCE INSISTE: SCOMMETTIAMO SU ALITALIA
Spinetta ha ribadito di credere "nelle possibilità di crescita per Alitalia all'interno del gruppo Air France-Klm" perchè diversamente "non ci scommetterei un solo centesimo" e se nel 2010 "vedremo che la mia ricetta" usata negli ultimi anni "con successo da Air France e Klm non ha funzionato, e quindi Alitalia non sarà tornata a una redditività che le permetta di tornare a investire con le sue forze, sarebbe un mio fallimento, e a me non piace fallire". Una sfida che il segretario generale della Filt Cgil Fabrizio Solari accetta rilevando tuttavia che "dobbiamo gestire l'oggi e questo significa affrontare il nodo del perimetro aziendale, creare una chance per tutti e darci un obiettivo".
TITOLO SEMPRE IN ALTALENA
Già sospeso e riammesso più volte intanto il titolo di Alitalia a Piazza Affari. Ultimo rialzo teorico a +14%.